La Germania deve tornare a crescere grazie a forza lavoro e sostegno a innovazione. Per questo punta su immigrazione e transizione verde per reagire alla recessione tecnica. Infatti, i piani di intervento per sostenere l’economia sono due: dalle energie rinnovabili all’innovazione, dall’immigrazione alle infrastrutture. Lo spiega chiaramente Franziska Brantner, segretario di stato parlamentare presso il ministero dell’Economia e del Clima. “La Germania, come molti altri paesi europei, ha un problema di forza lavoro. Per questo stiamo riformando le leggi sull’immigrazione”, ha spiegato al Sole 24 Ore. Inoltre, il governo tedesco sta studiando come sostenere l’industria per affrontare la questione dei prezzi dell’energia nel contesto della transizione verde. “Stiamo mettendo a punto nuove leggi per velocizzare le regole su energia eolica e solare, idrogeno. E stiamo proponendo un prezzo per l’energia nella trasformazione per le industrie ad altissima intensità energetica”. Al contempo, la Germania vuole spingere l’acceleratore della burocrazia pubblica. “Per questo è in preparazione una nuova legge sulla sburocratizzazione”, conferma Brantner.



Tutto ciò richiede importanti investimenti, ma la Germania intende comunque “limitare la spesa pubblica rispettando il freno sul debito”. Questo significa tagliare il budget.  La questione è, dunque, decidere dove tagliare la spesa per non danneggiare l’economia e per sostenere la trasformazione. Ed è proprio su questo che verte il dibattito in Germania. Riguardo il rischio che la Germania possa mancare la transizione verde e digitale, Brantner chiarisce che la sua convinzione è non lasciarsi sfuggire le tecnologie sostenibili del futuro perdendosi nel dibattito su quelle vecchie. “Discutiamo molto sui motori a combustione, sul riscaldamento a gas, mentre altri attori stanno già scommettendo sulle nuove tecnologie”. A tal proposito, fa l’esempio della Danimarca che ha il 60% del riscaldamento rinnovabile, mentre gli Stati baltici sono all’80%.



AIUTI DIS TATO A INDUSTRIE, INFRASTRUTTURE E I.R.A.

Franziska Brantner nell’intervista al Sole 24 Ore si sofferma anche sul tema degli aiuti di Stato alle industrie per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia e per sostenere la transizione verde. “I Verdi sono favorevoli a sostenere l’industria nella trasformazione verde”, conferma la segretaria di stato parlamentare presso il ministero dell’Economia e del Clima. La proposta dei Verdi ha una spesa limitata: c’è un prezzo ponte. Ma in Germania si sta valutando anche il modo di usare gli aiuti di Stato nel settore digitale e di sostenere l’industria automobilistica per ridurre il gap con la Cina. “Investiamo miliardi per sostenere la produzione di batterie e chip in Europa”.



Sono tante poi le sfide per la Germania nel settore infrastrutture. Il ministro dei Trasporti ha fatto sapere che servono 80 miliardi per modernizzare le ferrovie. Ma Brantner ricorda che vanno anche ricostruiti migliaia di ponti. Infine, una riflessione sull’Inflation reduction act americano, una lezione all’Europa: “Bisogna essere più veloci nello spendere il denaro, ma anche più intelligenti nel decidere come spendere al meglio il denaro. In Germania, anche noi dobbiamo fare i nostri compiti a casa, perché abbiamo una responsabilità nei confronti del resto dell’Europa”.