AFD VOLA ANCHE NEL BRANDEBURGO: COSA DICONO ULTIMI SONDAGGI VERSO LE ELEZIONI GERMANIA DEL 22 SETTEMBRE 2024

Le Elezioni regionali nel Land del Brandeburgo di domenica prossima 22 settembre 2024 arrivano nel pieno del caos per il Governo Scholz con la Germania divisa tra la crescita dei partiti “populistii” (AfD e BSW su tutti), l’emergenza migranti alle frontiere e l’economia in calo, al netto delle difficoltà europee per le guerre alle porte del Vecchio Continente. E così l’ultima carrellata di sondaggi usciti sulle Elezioni Brandeburgo 2024 somiglia molto a quanto visto prima di Turingia e Sassonia di inizio settembre, con l’Alternative fur Deutschland in rampa di lancio per conquistare la maggioranza anche nello storico land un tempo provincia della Prussia.



Secondo i sondaggi Whalen per la ZDF raccolti il 13 settembre in vista delle Elezioni tra una settimana, l’AfD vola al primo posto con il 29% dei consensi, ampliando del 5,5% rispetto ai già ottimi risultati delle Elezioni statali del 2019: al secondo posto resiste la Spd di Scholz con il 26%, mentre la Cdu di centrodestra non va oltre il 15%: balzo notevole del BSW di Sahra Wagenknecht al 14% dei sondaggi, nettamente davanti al 5% dei Verdi e al 3% a testa per la LINKE (che perde il 7% rispetto alle Elezioni regionali di 5 anni fa in Brandeburgo) e i liberali. Sempre secondo il sondaggio emerso sulla ZDF, a meno di una settimana dal voto il 44% dei consensi locali andrebbero a BSW e AfD di Alice Weidel, riproponendo il tema più volte toccato anche nelle consultazioni ancora in corso in Turingia e Sassonia di un “cartello populista” contro i partiti tradizionali.



CRISI SCHOLZ, REBUS ALLEANZE: COSA PUÒ SUCCEDERE DOPO LE ELEZIONI IN BRANDEBURGO

Il tema non è da poco sia dal punto di vista strettamente elettorale e sia per un’analisi molto più a lungo termine nel futuro della Germania: ad un anno esatto dalle Elezioni Federali, il Cancelliere Scholz – colato a picco nei sondaggi nazionali per il suo Governo “semaforo” con Spd-Verdi-Fdp – teme l’emergere dell’asse fra destra e sinistra radicali e per questo si appella a tutti i partiti di creare una sorta di “blocco” anti-ali estreme, così come avvenuto in Europa con la rielezione di Ursula Von der Leyen.



Si spiegherebbe in questo senso lo “sprint” improvviso sui controlli duri alle frontiere della Germania, temendo il cavallo di battaglia dell’AfD su migranti e sicurezza (specie dopo l’attentato Isis a Solingen). Il Brandeburgo, storico feudo della socialdemocrazia tedesca, rischia di passare di mano ai rivali della destra: per il governo locale la Spd punta ad una alleanza larga con Cdu e Verdi ma l’elettorato non sembra gradire e il calo dei sondaggi lo starebbe ad indicare. Migranti, economia e sicurezza: il tris di temi resta lo stesso anche in questa campagna elettorale nel Land, come lo era stato in Turingia e Sassonia: i risultati per ora spingono il vantaggio dell’AfD in attesa di capire alle urne se vi sarà o meno una reazione dell’elettorato davanti all’appello di “scomunica” politica (e anche religiosa con l’appello dei vescovi tedeschi, ndr) lanciato da Berlino contro il partito di Weidel e Chrupalla. Il leader locale della Spd a Brandeburgo, Dietmark Woidke, ha annunciato il suo ritiro dalla politica se la socialdemocrazia non raggiungerà il primo posto alle urne: la resa dei conti in questo nuovo appuntamento elettorale pre-Federali Germania è ormai imminente.