La Banca centrale europea (Bce) è preoccupata dalla Germania, che sembrerebbe essere il “malato d’Europa” e potrebbe trascinare il continente in una recessione. Il Paese, come riportato da Reuters, è stato colpito da un mix di elementi negativi: un commercio debole con la Cina, che rappresentava un partner chiave; un crollo nei suoi grandi settori manifatturieri e edilizi; un modello di business dubbioso basato sul carburante a basso costo dalla Russia.
I problemi nel loro complesso stanno ostacolando la crescita dell’intero gruppo. È anche per questo motivo che la Bce sta attuando un cambio di passo. Dopo aver dichiarato a giugno di “non stare nemmeno pensando di mettere in pausa” i suoi aumenti dei tassi, la presidentessa Christine Lagarde ha parzialmente cambiato idea in una conferenza stampa di due settimane fa, in cui ha sottolineato che “ci si muove in un territorio dove dipendiamo dai dati, saranno quelli che diranno se e quanto ancora abbiamo terreno da coprire e sulla base di quello determineremo se rialziamo o se ci fermiamo”.
Germania sta spingendo Europa verso recessione: Bce preoccupata, le previsioni
Le previsioni tuttavia non sono ottimistiche. “Se il Governo tedesco non intraprende un’azione decisiva, è probabile che la Germania rimanga in fondo alla tabella di crescita nell’area dell’euro”, ha affermato Ralph Solveen, economista della Commerzbank. Il motivo è da ricondurre al fatto che gli elementi che hanno portato il Paese alla situazione attuale sono diversi e complessi: dallo stop ai rapporti con la Russia per quel che concerne l’energia all’eccessiva dipendenza dalle esportazioni, fino alla carenza di manodopera. Alcuni dei problemi possono essere ricondotti a una politica monetaria più ristretta.
Lo scenario, tra l’altro, ricorda quello del 2011, quando le crisi del debito in Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna e Cipro sono state accompagnate da una recessione più ampia. A differenza di allora, però, la Germania piuttosto che il sud dell’Europa, è l’epicentro del fenomeno.