La Germania sembra preparasi ad un possibile futuro di razionamenti energetici per i cittadini, che si vedranno ridurre la forniture di elettricità nel caso lo si ritenga necessario. L’idea è stata enunciata dal ministro dell’Economia Robert Habeck, che controlla anche l’Agenzia federale per le reti, e riportata dal quotidiano Bild, che citando alcune fonti interne all’agenzia ritiene possibile che sarà data ai gestori degli impianti energetici di attuare razionamenti senza alcun preavviso, lasciando la Germania di punto in bianco a corto di elettricità. Si tratta, per ora, di un’ipotesi, che è tuttavia probabile si tradurrà presto in una decisione ufficiale, che dovrebbe entrare in vigore a partire dall’anno prossimo.



La Germania e i razionamenti energetici

Insomma, in Germania i razionamenti energetici potrebbero presto diventare piuttosto frequenti, oltre che scarsamente regolamentati, con l’esito di generare panico e preoccupazione nella popolazione. Secondo le dichiarazioni del ministro dell’Economia, i tagli alla fornitura dovrebbero rispondere all’esigenza di ridurre il sovraccarico sulla rete elettrica in concomitanza di una richiesta particolarmente alta che potrebbe, in caso di blackout, ridurre o interrompere le produzioni dell’industria tedesca.



Così la Germania, per evitare generalizzati danni economici, ha deciso di far pesare gli eventuali razionamenti energetici sulle spalle dei cittadini, che si troveranno con forniture improvvisamente ridotte. Un peso, tuttavia, limitato, perché colpirebbe solamente gli impianti più energivori, come le stazioni di ricarica delle auto elettriche (che saranno depotenziate permettendo di ricaricare 50 km in due ore) o le pompe di calore (che continueranno a funzionare, ma impiegando più tempo per scaldare l’acqua). Comunque, la Germania ha anche previsto per i cittadini colpiti dai razionamenti energetici uno sgravio sul prezzo dell’elettricità dal valore massimo di 190 euro annuali. L’altra faccia della medaglia è l’obbligo, per i cittadini, di allacciarsi alla rete generale, a differenza di quanto avviene attualmente, con la possibilità di utilizzare reti secondarie o domestiche (per coloro, per esempio, che hanno pannelli solari domestici).

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