Germania, il governo federale dalla Baviera vuole approvare il finanziamento di studi e ricerche sull’omeopatia e i relativi rimedi come possibile soluzione al fenomeno dell’antibiotico resistenza. Una proposta partita con una mozione nel 2019, promossa principalmente dai Verdi, che è stata votata recentemente ed appoggiata anche da altri partiti tranne i Social Democratici. Lo sviluppo di una strategia contro i super batteri resistenti ai comuni rimedi farmacologici si rende necessario ed urgente, soprattutto dopo l’appello dell’Oms che ha dichiarato che, in mancanza di soluzioni l’antibiotico resistenza sarà una delle principali cause di morte entro il 2050. Da qui anche l’impegno politico per sovvenzionare ricerche, sia private che pubbliche e trovare alternative.
Per questo, dopo 4 anni in sospeso, ora partirà il progetto della Baviera, finalizzato ad una possibile cura delle infezioni ricorrenti, che non rispondono alle terapie antibiotiche, con l’omeopatia. Questa scelta però ha suscitato numerose polemiche, soprattutto dal mondo medico scientifico. Gli esperti infatti sostengono che si tratti semplicemente di uno spreco di denaro, in quanto l’omeopatia non è una pratica terapeutica scientificamente riconosciuta, e non ha un vero principio attivo, pertanto sarebbe impossibile pensare di curare le infezioni batteriche con pillole di zucchero.
Omeopatia per curare le infezioni, Bavaria finanzia test contro l’antibiotico resistenza
Mentre la Baviera vuole finanziare test per verificare se l’omeopatia può essere utile contro l’antibiotico resistenza, le case farmaceutiche stanno andando in un’altra direzione. Cercando di sviluppare super antibiotici che possano combattere il fenomeno, mirando soprattutto al potenziale dell’intelligenza artificiale come tecnologia che potrebbe scoprire farmaci sempre più mirati ed efficaci. Lo studio bavarese sta generando critiche, soprattutto perchè, come sottolinea il quotidiano Die Welt, potrebbe dare risalto ad una pratica terapeutica che, come sostiene da anni mondo medico, non ha alcuna base scientifica.
Il direttore dell’agenzia del farmaco tedesca IFPMA ha dichiarato al quotidiano, che: “Il problema è serio, lo sviluppo di nuovi antibiotici è molto costoso e i batteri mutano prima ancora che possiamo fare scoperte“. Tuttavia non ha voluto commentare la scelta politica bavarese, così come anche le case farmaceutiche che, interpellate dal giornale, non hanno rilasciato dichiarazioni in merito ai test sui rimedi omeopatici come soluzione.