La Germania vuole creare uno scudo antiaereo e antimissile insieme ad altri 17 Stati del continente con l’obiettivo di rafforzare la difesa integrata della Nato dopo le minacce provenienti dalla Russia dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Il progetto, denominato European Sky Shield Initiative, si basa su sistemi israelo-americani (IAI e Boeing), americani (Raytheon) con il Patriot e prettamente tedeschi (Dhiel) per l’Iris-T.



L’iniziativa è stata presentata lo scorso ottobre dal cancelliere tedesco Olaf Scholz e i ministri della Difesa degli alleati – tra cui c’è anche la Finlandia – si sono riuniti a Bruxelles per firmare una lettera d’intenti in cui si impegnano a portarla avanti. A mancare all’appello, tuttavia, sono Paesi come la Francia, l’Italia e la Polonia, che finora erano rimaste ai margini. Il Governo di Emmanuel Macron tuttavia non sembra più essere intenzionato a rimanere a guardare e ha organizzato in risposta una conferenza sulla difesa aerea dell’Europa, a cui parteciperanno 20 Stati.



Germania vuole creare scudo antiaereo e antimissile con 17 Stati: la risposta della Francia

La Francia, come riportato da L’Opinion, non reputa conveniente il progetto della Germania per creare uno scudo antiaereo e antimissile né dal punto di vista economico, né da quello strategico e né tantomeno da quello ideologico. In primo luogo, l’industria francese non beneficerà, allo stato attuale, dei miliardi messi sul tavolo da Berlino. Inoltre, la difesa missilistica non è del tutto compatibile con la dottrina francese della deterrenza nucleare. Infine, vedere un Paese concorrente prendersi la leadership nel settore è inevitabile che susciti qualche amarezza.



Il Ministero delle Forze Armate francese ha precisato che la conferenza che si svolgerà nelle prossime ore è soltanto un “luogo di discussione” e non una risposta al progetto tedesco, ma la correlazione sembra scontata e il dialogo strategico tra Parigi e Berlino resta dunque teso. All’incontro parteciperanno una ventina di ospiti di rango ministeriale. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, tuttavia, non verrà e sarà rappresentato da Benedikt Zimmer, segretario di Stato per gli armamenti.