L’autorevole Germano Dottori, consigliere scientifico di Limes e già docente universitario, è stato ospite ieri sera negli studi del programma di La7, Piazzapulita, per parlare della guerra in Ucraina. Corrado Formigli, il conduttore, ha incalzato Dottori sulle molteplici avvisaglie ormai da anni a questa parte sul conflitto in corso fra ucraini e russi: “Vero è che la guerra in Donbass è scoppiata nel 2014 ma è anche vero che tutto sommato cosa avremmo potuto fare in quel contesto lì francamente? E anche adesso io non credo che questa crisi nasca attorno al Donbass, il Donbass è solo il pretesto che è stato utilizzato. Il tutto nasce invece – prosegue Dottori – dalla volontà posta sul tavolo dalla Russia di pervenire alle limitazioni delle sfere di influenza dell’Europa, seguendo uno schema molto simile a quello che negli anni ’70 portò alla carta di Helsinki. Gli americani hanno fatto capire di essere disponibili ad un negoziato sotterraneo e non ufficiale ma questa cosa ai russi non bastava, un negoziato sulla neutralità dell’Ucraina inteso come non ingresso nell’Alleanza Atlantica e mi spiace dirlo anche di non ingresso nell’Unione Europea. Una trattativa che va avanti dallo scorso autunno”.
Peccato che Putin abbia detto no: “Non bastava a Putin perchè nella cultura politica russa pesa ancora molto il ricordo del gentleman agreement del 1991 stretto dall’allora presidente George Bush vecchio, in base al quale era stato garantito che l’Alleanza atlantica non si sarebbe mai allargata verso est, poi le cose sono cambiate perchè ad un certo punto la Nato ha varato la politica delle porte aperte, è stato stabilito giustamente che ciascuno stato ha diritto di scegliere con chi allearsi e da chi difendersi, ma è stato però dimenticato che per ogni Paese che entra nella nato occorre il consenso unanime di tutti gli altri che si esprimono, valutando l’apporto che ciascuno Paese dà alla sicurezza complessiva degli alleati, questa tra l’altro è stata la posizione presentata da Di Maio a Lavrov prima che scoppiasse il conflitto”.
GERMANO DOTTORI: “NEL 2008 L’ITALIA SI OPPOSE ALL’UCRAINA…”
Già nel 2008 si era ventilata la possibilità di un ingresso di Ucraina e Georgia nella Nato: “Ma alcuni Paesi – ha continuato Germano Dottori – fra cui Italia e Germania si sono opposti a Georgia e Ucraina perchè dubitavano che questi paesi potessero apportare qualcosa di positivo alla sicurezza comune, posizione sostenuta da governi di centrodestra e di centrosinistra”.
In conclusione di intervento Germano Dottori ha parlato della possibilità di una guerra nucleare, un pericolo che sta divenendo ogni giorno sempre più reale: “Siamo di fronte ad una pericolosa erosione del principio della dissuasione nucleare, si sentono dichiarazioni in questi giorni da un lato e dall’altro… è caduto un tabù. Per quelli della mia generazioni che si sono formati negli ultimi anni della Guerra Fredda, sono parole e concetti che fanno tremare e sono sorgente di grande preoccupazione”.