CHI SONO I FIGLI DI IGNAZIO LA RUSSA E LAURA DE CICCO

Come sempre accade all’interno della lunghe intervista di “Belve”, la conduttrice Francesca Fagnani ama mischiare la vita pubblica e il privato dei propri ospiti: così Ignazio La Russa, protagonista questa sera nella prima intervista di “Belve” in prima serata su Rai 2 (ore 21.15), non potrà non parlare del rapporto strettissimo con i suoi tre figli e la moglie Laura De Cicco. A partire dai nomi di battesimo, sui quali da tempo Fiorello ci scherza con la complicità dello stesso La Russa: Geronimo, il primogenito, 43enne, carriera politica e avvocato; Lorenzo Cochis, sulla stessa scia del fratello maggiore; Leonardo Apache, il più piccolo dei La Russa e di professione rapper (col nome di Larus).



La particolarità di questi nomi e l’amore inscindibile tra papà Ignazio e i figli viene spesso raccontato dal Presidente del Senato nel suo svelare la sua sfera più intima e privata: «Nel caso di Geronimo, peraltro, ci fu lo zampino della madre, che era una vera appassionata della storia degli indiani. Quando ero vicepresidente della Camera ricevemmo una delegazione di capi Apache. Furono tutti sorpresi quando cominciai a sciorinare la storia del loro popolo e raccontai dei nomi dei miei figli», spiegava tempo fa al “Secolo d’Italia” illustrando la sua grande passione per la storia e cultura degli indiani d’America. Geronimo La Russa è infatti figlio di una precedente relazione di La Russa (con Marika Cattare, ndr), mentre Lorenzo e Leonardo sono figli avuti con la moglie Laura De Cicco.



GERONIMO, LORENZO COCHIS E LEONARDO APACHE: DAL POLITICO AL RAPPER, ECCO I FIGLI DI IGNAZIO LA RUSSA

In attesa di vedere cosa racconterà il Presidente del Senato Ignazio La Russa nella lunga intervista di “Belve” questa sera, ripercorriamo brevemente le carriere e curiosità dei suoi tre figli, a cominciare da Geronimo La Russa, avvocato, già Consigliere di Zona a Milano e attualmente Presidente dell’ACI Italia. Poco più che adolescente, Geronimo ad inizio anni Duemila fonda insieme ad un gruppo di amici l’associazione di beneficenza Milano Young: ne fanno parte, tra gli altri, tanti rampolli delle famiglie milanesi più in vista come Barbara Berlusconi, Francesca Versace, Giulia Zoppas, Paolo Ligresti e Nicolò Ciardi. Lorenzo Cochis La Russa, 27enne laureato anche lui in giurisprudenza come Geronimo, lo scorso anno è stato eletto nel parlamentino del Municipio 1 nel Centro di Milano: «Mi è sempre piaciuto occuparmi delle persone e dei loro problemi e adesso posso farlo per la mia città», raccontava a “Repubblica” poco prima dell’elezione, il più votato di Fratelli d’Italia per il Municipio 1 alle ultime Comunali.



«Siamo d’accordo su tutto perché papà è anche lui un liberale. Ma il suo approccio a volte è ancora un po’ vecchio stile», sottolineava ancora Lorenzo Cochis. Infine nel 2002 è nato Leonardo Apache La Russa, il terzo e ultimo figlio del Presidente del Senato con Laura De Cicco: lui la politica invece l’ha tenuta sempre alla larga, concentrandosi sula grande passione della musica che lo ha reso uno dei rapper emergenti degli ultimi anni nella scena milanese. “Larus”, il suo nome d’arte, nel brano “Sottovalutati” ripeteva la stringa “Sono fatto” scatenando le ire (scherzose) del padre. Sebbene il teso non aveva nulla a che fare con lo stordimento delle droghe, il papà politico all’AGI raccontò «Ma se lo acchiappo con la droga lo ammazzo». È lo stesso Ignazio La Russa ad aver raccontato che quando provò a contestare il testo decisamente “politically uncorrect” il figlio lo riprese nettamente, «senza parolacce le canzoni rap non hanno senso, papà non sai un ca..o dei rapper». Nel 2019 fa il giovane Lorenzo Cochis era finito sotto i riflettori per una querelle sui social con Fedez: lo scontro tra i due era avvenuto prima in forma privata, ma Fedez aveva scelto di pubblicare tutto in un video (poi cancellato): «Gli ho detto che suo padre gli ha insegnato benissimo il concetto di xenofobia. Mi ha mandato a fanc**o. Ci mancavano solo i figli di politici che fanno la trap. Già a dirlo mi vengono i conati».