Gerry Scotti, storico conduttore Mediaset per tutta l’estate in onda su Canale 5 con Caduta libera, lo scorso 7 agosto ha festeggiato 63 anni. Intervistato per Il Messaggero, ha ricordato una vacanza speciale che data 1982. “In Spagna. Avevamo appena vinto i mondiali. E con i miei amici, sei mesi prima, avevamo prenotato per 15 giorni una casa a Playa de Aro. Avevo 26 anni. Ero stato una volta a Londra e una a Parigi. A 16 anni i miei mi avevano lasciato andare con due amici più grandi, i ripetenti della classe, al campeggio di Lignano Sabbiadoro. E già quello fu un mezzo miracolo. Non mi ero mai potuto permettere una vacanza così”. In Spagna con gli amici Scotti è arrivato con due macchine e due moto “Io avevo la Due Cavalli, quella di Baglioni. Siamo partiti a mezzanotte da Milano e siamo arrivati a Playa de Aro a mezzogiorno. Dodici ore filate, senza aria condizionata, con una macchina che di punta faceva ottanta all’ora”.



Gerry Scotti, la vacanza ad Ibiza con gli amici: “Movida a Formentera? Macché!”

Se Gerry Scotti pensa oggi a quel viaggio, quasi non riesce a crederci: “Dopo due ore al volante non ne posso più, ripenso a quel viaggio. La stanchezza non la sentivo proprio”. Successivamente il presentatore, racconta anche come si era organizzato per la notte: “Dove dormivano? Abbiamo fatto i fighi. Avevamo un budget da campeggio, ma eravamo in otto. E mettendo insieme i soldi siamo riusciti a prenderci una villa con la piscina: neanche i nostri genitori ci credevano quando hanno visto le foto. Avevamo quattro stanze e facevamo turni per la pulizia e per cucinare. I posti letto sono stati assegnati per estrazione. Qualcuno, il più affarista, si è venduto il suo in cambio di qualche birra”. Ad Ibiza, all’epoca, niente movida: “Macché: allora a Ibiza e Formentera le strade erano sterrate…”.



“Quegli amici sono ancora la mia tribù!”, il ricordo di Scotti

Gerry Scotti, confida di avere proseguito la vacanza andando a ballare a mezzanotte e tornando alle due. Niente donne: “se stavamo lì per un’ora e non cuccavamo niente, alla fine della prima consumazione tornavamo a casa a giocare a scopa. Eravamo ragazzini di periferia, non esattamente dei playboy”. E nemmeno una sciocchezza (o quasi): “Un mio amico per scommessa si è buttato con la bicicletta in piscina. Rincorsa, tuffo e non ti dico dove ha preso il manubrio. Per due giorni è andato In giro col ghiaccio in un certo posto”. 15 giorni di vacanza che hanno generato in lui l’amore vero: “Mi sono talmente innamorato del-la Spagna, che ho continuato a tornarci negli anni con la famiglia”. Per Scotti quella vacanza, fu assolutamente indimenticabile: “Per quale motivo lo fu? Perché quegli otto amici sono ancora oggi la mia tribù. Le vacanze possono distruggere o cementificare i rapporti. Loro, insieme ai compagni dell’oratorio e della scuola, sono il mio punto di forza. La domenica sera, regolarmente, li trovi da me. A fare cosa? Ovvio: a vedere la partita”.

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