Gerry Scotti stupisce tutti e ad Amici Speciali diventa Zucchero. Maria De Filippi mette il conduttore in sfida con il collega Giorgio Panariello. Entrambi devono esibirsi in un cavallo di battaglia sul canto e Gerry Scotti sceglie quello che da anni è il suo: Zucchero con “Per colpa di chi”. I presenti in studio sono stupiti e divertiti, e la scena è esilarante. Panariello lo sfida inevitabilmente col suo Renato Zero e Maria convince sul finale l’amico a tentare di emulare a sua volta Renato Zero proprio con l’aiuto di Panariello. Il risultato è una scena davvero divertentissima. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Gerry Scotti giudice ad Amici Speciali

Gerry Scotti giudice della seconda puntata di Amici Speciali con Tim Insieme per l’Italia, il nuovo talent show condotto da Maria De Filippi e trasmesso venerdì 22 maggio 2020 in prima serata su Canale 5.  In una giuria non poteva non esserci il grandissimo zio Gerry, volto noto del piccolo schermo e amatissimo dal pubblico italiano. Dopo l’esperienza di giurato di “Tu si que vales”, proprio al fianco della De Filippi, Scotti è tra i giurati di questa speciale edizione di Amici pensata per raccogliere fondi da destinare alla Protezione Civile che da mesi è impegnata in prima fila contro il Coronavirus. Durante la prima puntata lo Zio Gerry è stato protagonista di un momento davvero divertente: ha condotto un quiz in cui si sono scontrati Maria  De Filippi e Rudy Zerbi. Il quiz si chiama “Acqua Azzurra”, anche se la De Filippi è a conoscenza di tutte le risposte. A pagare pegno, infatti, è stato sempre Zerbi! Una nuova esperienza televisiva per il conduttore reduce dal grandissimo successo di “Striscia La Notizia” che nelle ultime settimane è stato al centro di una polemica per via di un servizio su Giovanna Botteri. Sul caso mediatico, Scotti dalle pagine di Corriere ha detto la sua: “penso di essere la prova provata che nella vita l’aspetto fisico, con tutto ciò che comporta, non abbia nulla a che fare con la bravura, la competenza ed il successo di una persona. Anzi, personalmente compatisco coloro che dedicano troppo tempo al proprio aspetto esteriore. Per entrare nel merito della vicenda, preferisco cento volte una Botteri spettinata ma competente ad un inviato pettinatissimo ma incapace”.



Gerry Scotti: “per 20 anni tutte le mattine sono andato in radio”

“Sono stato un fortunato, un miracolato perché mi trovavo nel posto giusto al momento giusto” con queste parole Gerry Scotti ha parlato dei suoi esordi durante un’intervista rilasciata a RTL 102.5. Il conduttore è stato ospite del programma radiofonico “I Love My Radio” rivelando: “molti direttori e responsabili delle radio mi hanno chiamato per chiedermi di tenere a battesimo l’iniziativa “I Love My Radio”, perché mi considerano un po’ il padre nobile della radiofonia privata italiana. Più che padre nobile, sono un figlio fortunato”. Scotti, infatti, ha cominciato la sua carriera proprio in radio come ha raccontato ai microfoni di  RTL 102.5: “sono partito da Mamma Radio e sono riuscito a fare tante altre cose nella vita, ricordando che tutto quello che ho imparato lo devo al mio lavoro che ho fatto in radio. Io ho una ragione in più per amare la radio. È come se avessi fatto le scuole medie, il ginnasio e l’università tutto assieme. La radio è una magnifica palestra di vita ed è un’esperienza indimenticabile”. Una lunga gavetta quella di Scotti che per 20 anni tutte le mattine si recava in radio. Poi il successo in tv come conduttore di programmi e quiz oramai diventati un cult per il pubblico televisivo. Tra questi c’è anche “Chi vuol essere milionario” dove il conduttore più volte si è emozionato. Emozioni vere come ci ha tenuto a precisare lo stesso zio Gerry: “se avessi recitato, probabilmente avrei già vinto l’Oscar. Mi commuovo davvero, sono molto sensibile su alcuni temi, i bambini, gli anziani, le persone in difficoltà. Ho questa sensibilità da uomo medio, da uomo della strada. Sono un very normal people. E un
very normal people non si deve vergognare delle proprie emozioni, non si deve vergognare di essere tenere”.

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