Gerry Scotti è tornato a parlare del covid, e dell’infezione che a novembre di un anno fa colpì lo stesso conduttore televisivo, finito poi in condizioni serie in ospedale. In occasione della presentazione del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ che si è tenuta nella giornata di ieri al prestigioso Teatro alla Scala di Milano, Gerry Scotti, visibilmente emozionato, ha ricordato: «Un anno fa, l’8 novembre dello scorso anno, ero ricoverato in terapia intensiva. E non è una cosa facile da raccontare. E vorrei raccontarla a tutti coloro che lo ‘negano’, bastava venirmi a trovare. Se dieci giorni dopo sono stato giudicato guarito e ancora ‘utilizzabile’ per i prossimi vent’anni, questo lo devo all’organizzazione della Regione Lombardia, alla sua macchina sanitaria e agli uomini e alle donne che ci lavorano».
Poi Gerry Scotti ha aggiunto: «E visto che siamo alla Scala e che ieri (domenica sera ndr) alla ‘Scala del calcio’ hanno fatto quel bellissimo omaggio a tutto il settore degli ospedali, dei medici e degli infermieri (riferendosi alla coreografia della Curva Sud ndr) vi chiedo di alzarvi in piedi e fare un solo grande applauso».
GERRY SCOTTI: “UN GRAZIE A TUTTI COLORO CHE NON CE L’HANNO FATTA”
Il presentatore di Caduta Libera, nonché storico giudice di Tu Si Que Vales, ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale «ai tanti di loro che non ce l’hanno fatta» chiedendo di «ricordare sempre il sacrificio di tutto questo settore».
Degli striscioni della Curva Sud durante il derby Milan-Inter tenutosi domenica sera (per la cronaca, conclusosi con il risultato di parità, uno a uno), ne ha parlato anche il governatore della regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha spiegato via social: «I veri vincitori del derby di ieri sera sono i tifosi della Curva Sud. E non lo dico da milanista. Un messaggio eccezionale per una coreografia che resterà per sempre nella storia dello sport. Grazie ragazzi!!!».Lo striscione esposto, di dimensioni gigantesche, ha fatto il giro del web ed ha ricevuto numerosi apprezzamenti in tutto il mondo per il suo significato molto profondo: quello di domenica scorsa è stato il primo derby con il pubblico da quando è scoppiata la pandemia di covid.