Gerry Scotti racconta la sua infanzia e la sua carriera

Gerry Scotti, in occasione di un’intervista al Corriere della Sera, si è raccontato senza filtri. Dall’infanzia, al periodo in radio, al suo rapporto con la ricchezza.

Il noto presentatore, Gerry Scotti esordisce: “Facevo la radio e mi sembrava il massimo. Sentiamo Linus da 30 anni: se non avessi preso la mia strada, oggi sentireste lui e me, perchè quello volevo fare, la radio“. Poi continua il suo sbarco in tv: “Cecchetto si è preso la briga per primo di dirmi che quello che facevo in radio poteva farlo, allo stesso modo, in tv: aveva inventato la radio visione con Deejay television . Mi sembrava il massimo allargamento della mia professionalità: lo vivevo come una protesi, come un abusivismo che prima o poi avrei dovuto condonato. Non vedevo l’ora di tornare a fare solo e soltanto la radio“. E ancora: “Ora è il mio momento di pace, in cui stacco e mi diverto. Poi ho fatto tante altre cose, prime serate, e sono continuate a capitarmi eredità che andavano oltre le mie necessità. Quando mi hanno proposto La Corrida ho pensato a una candid camera. Come la volta in cui mi hanno detto di fare con Delia Scala la sitcom Io e la mamma“. Sul suo passato, il conduttore dichiara: “Venivo da un ambiente umile ma dignitoso, dove se andavi in ​​cortile senza merenda qualcuno che te la offriva lo trovavi e se volevi andare a fare un giro in bici ma non l’avevi, c’era chi te la prestava. Non mi è mai mancato niente mentre in quelle famiglie di classi sociali più agiate credo mancassero un sacco di cose.



Gerry Scotti e l’amore con Gabriella Perino: “Ecco perchè non ci siamo sposati”

Gerry Scotti, ai microfoni del Corriere della Sera, ha rivelato perchè ancora non ha sposato la compagna Gabriella Perino: “Ci stiamo studiando (ride). Non so quante riuscite a stare tanti anni con un uomo nazionalpopolare come me, io so che avevo assolutamente bisogno di una donna come lei. Non ama il clamore, quasi la infastidisce“. 



Gerry Scotti, poi, svela qual è stato il suo grande rammarico: “Enzo Garinei, sapendo che il mio mito è Johnny Dorelli, mi chiese di fare un grande Aggiungi un posto a tavola . Mi pareva una cosa enorme e non ho avuto nemmeno il coraggio di rispondergli, non me lo perdono. Un altro grande che si era inventato una cosa per me era Bud Spencer: avrei pagato, anche in quel caso, per accettare ma erano proposte che mi avrebbero portato via mesi, come potevo? Perchè non ho nulla di cui mi vergogno o che non rifarei“.

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