A Gerusalemme nella mattinata di oggi c’è stato l’ennesimo attentato terroristico che, ancora una volta, ha visto un’auto diretta a gran velocità contro una folla di persone. Complessivamente sembra che siano rimaste ferite almeno 5 persone, tra cui un uomo di 70 anni in condizioni, attualmente, gravi, una donna di 30 in codice giallo, un uomo di 50 anni e due altri uomini di 25 che, fortunatamente, avrebbero riportato solamente ferite lievi. Contestualmente l’attentatore che ha guidato l’auto sulla folla nel centro di Gerusalemme, Hatem Nejima, 39enne residente nella zona ad Est della città, è stato tramortito ed ucciso da un civile che, suo malgrado, si trovava nel luogo.



Attentato a Gerusalemme: il racconto dei testimoni e le parole del premier

Insomma, l’auto lanciata sulla folla a Gerusalemme ha ferito cinque persone, che attualmente si trovano tutte sotto osservazione in ospedale, dove si è appurato che una di loro aveva anche riportato alcuni traumi per il forte shock subito. L’attentatore, invece, è stato ucciso da un civile che si trovata in piazza, ed è stato poi identificato essere padre di cinque figli, sconosciuto alle forze dell’ordine (quindi senza precedenti), ma affetto da una grave storia di malattia mentale, non meglio definita.



L’attentato a Gerusalemme è avvenuto nella centralissima piazza Davidka, tra Kiah e Agrippas, ad appena un isolato dal mercato centrale e frequentatissimo di Mahane Yehuda. Alcuni testimoni che erano presenti nell’area e che non sono stati coinvolti nell’investimento hanno raccontato di aver udito anche degli spari dopo l’attentato. Una guardia di sicurezza, invece, ha raccontato che credeva si trattasse di un semplice incidente d’auto, ma che gli spari l’hanno spinto ad intervenire immediatamente. Il premier israeliano, Banjamin Netanyahu, commentando l’attentato a Gerusalemme ne ha sottolineato la matrice terrorista. “Questi attentati terroristici”, ha detto, “vengono fatti con l’aspettativa di sradicarci da qui, se potessero ci ucciderebbero tutti”. Contemporaneamente, invece, arriva anche la notizia di un secondo attacco simile in un altro quartiere della città, ma non è chiaro se siano in qualche modo collegati tra loro.



Il video dell’attentato a Gerusalemme

Di seguito tre video degli attimi immediatamente successivi all’attentato a Gerusalemme, tra cui la morte dell’attentatore. Per la loro natura violenta, la visione è consigliata solamente ai lettori non impressionabili.