Non è stato ancora risolto il giallo relativo alla morte di Gessica Disertore, la 27enne pugliese trovata senza vita all’interno della cabina della nave da crociera Disney Cruise Line Fantasy dove lavorava come pasticcera da un paio di mesi. La tragedia risale al 27 settembre di un anno fa, ma da allora la famiglia si è opposta alla tesi del suicidio, perché continua a destare delle perplessità. Il criminologo Giancarlo Candiano e il medico legale Pasquale Bacco, che sono stati scelti come consulenti dalla famiglia della donna di Triggiano, evidenziano la presenza di diversi punti oscuri per i quali l’ipotesi del suicidio viene ritenuta “molto lontana“, nello specifico “impossibile” da Bacco.



A partire dalla ricostruzione dell’accaduto. La nave era arrivata alle 6 del mattino a San Juan, ma la notizia della morte è stata data ai genitori di Gessica Disertore alle 9:45 tramite una telefonata. Una volta appresa la tragica notizia della morte della figlia, sono volati a Porto Rico per provare a vedere il corpo della figlia, ma a San Juan sono state mostrate loro solo delle foto, da cui si evincono lesioni che sarebbero incompatibili con la dinamica descritta loro e che invece fanno pensare a una colluttazione. Ad esempio, lesione al collo è ritenuta leggera, quasi marginale, “impossibile che possa aver determinato una morte rapida“.



Quindi, il padre della 27enne ha chiesto che non venisse toccato il cadavere della figlia, eppure quando hanno rivisto la salma, è emerso che era stata truccata e “imbalsamata“, in base a una tipica usanza del Sudamerica.

MORTE GESSICA DISERTORE, QUALI SONO I PUNTI OSCURI

Sempre dalle foto si evincerebbe che gli oggetti presenti all’interno della cabina erano stato rimessi a posto, mentre la cintura con cui si sarebbe impiccata risulterebbe nuova, come se non fosse mai stata usata. Ora sulla morte di Gessica Disertore indaga la procura di Bari, che ha disposto una seconda autopsia sul cadavere della 27enne dopo la prima effettuata a Porto Rico. La seconda, invece, è stata eseguita dal medico legale Francesco Introna al Policlinico di Bari un anno fa, ma i risultati sono pervenuti alla famiglia, tramite il loro legale, solo all’inizio di ottobre.



Comunque, è emerso che la causa del decesso della donna è asfissia meccanica. Per il consulente Bacco l’impiccamento però è incompleto: la giovane si sarebbe tolta la vita toccando con i piedi per terra, che è una forma di suicidio molto complessa. L’ipotesi della famiglia di Gessica Disertore è che sia stato simulato il suicidio. Nella relazione si fa anche riferimento alla possibilità che i risultati siano stati inquinati a causa del trattamento della salma durante e dopo la prima autopsia.

Inoltre, non c’erano elementi per sospettare che volesse togliersi la vita. Ad esempio, aveva riferito spesso alla famiglia di trovarsi bene a bordo della nave da crociera. Il suo obiettivo era sfruttare tale esperienza professionale per maturare esperienza nel settore della ristorazione, visto che coltivava il sogno di rientrare in Puglia e di aprire una sua pasticceria a Ostuni. Il giorno della sua morte, infine, aveva mandato un messaggio al fratello a cui riferì che andava tutto bene.

LA RICERCA DELLA VERITÀ DEI GENITORI

Mia figlia è stata uccisa, brutalmente, barbaramente uccisa, io voglio sapere perché“, dichiara la madre di Gessica Disertore ai microfoni de La Vita in Diretta. “Non avrebbe mai fatto una cosa del genere, mai. Siamo andati dall’altro lato del mondo per vedere solo una foto“, lamenta la donna. “Aveva dei tagli sul labbro, un segno in fronte…“, ha aggiunto il padre della 27enne. Sono molte ancora le domande senza risposta dei genitori.