Gessica Notaro è intervenuta in qualità di ospite a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, nella mattinata di martedì 8 giugno 2021. La giovane ha ripercorso le sue vicissitudini giudiziarie, successive all’aggressione con l’acido da lei subita: “Mi sono ritrovata di fronte ai sorrisini e alle battute di uno dei legali di Edson Tavares, quando il giudice l’ha ripreso per il suo atteggiamento”. Dal suo ex, condannato a 15 anni, 5 mesi e 20 giorni, non è arrivata neppure una parola di scuse: “Lui continua a negare, ma è normale. Questi soggetti non provano empatia, dunque non si sentono in colpa per ciò che hanno fatto. Non si è pentito della sua azione”.



Gessica Notaro ha poi sottolineato come non ci possa essere perdono senza pentimento e se mai ci sarà da parte sua, lo farà soltanto per se stessa, per riuscire a voltare pagina. A lui non dovrà dire niente, “sarà Dio a giudicarlo”. La donna si è detta comunque soddisfatta per l’esito del processo, con la Giustizia che non ha tolto nemmeno un giorno alla pena di Tavares: “È stato un segnale fortissimo, di grande rispetto nei confronti di tutte le donne vittime di violenza”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



GESSICA NOTARO: “PERDONO CHI MI HA SFREGIATO”

La forza del perdono in un percorso personalissimo e “intimo” che oggi per la prima volta viene “svelato” nell’intervista esclusiva al Giornale: Gessica Notaro, la modella attaccata e sfregiata con acido dal suo ex fidanzato Edson Tavares, ha raccontato come l’unico modo per voltare davvero pagina dopo quanto avvenuto è il perdono. Come spesso ricorda nelle scuole durante le testimonianze della sua triste vicenda, Gessica confessa che un vero perdono si avrà solo con un giusto pentimento: «il mio aggressore non si è mai pentito finora. Ma io so che solo il perdono mi consentir davvero di voltare pagina. Quel giorno arriverà. Lo farò per me, non per Tavares. Lui dovrà vedersela con Dio». Gessica Notaro però tale “forza” non se l’è data da sola, come lei stessa racconta ancora nell’intervista al Giornale: «credo in Dio? Sì. La fede mi è stata di conforto».

LA SPERANZA E IL “CASO UMANO”

Nel suo ultimo libro “Nata sotto una buona stella”, Gessica Notaro racconta l’impegno nel sociale contro i delitti di genere e le violenze contro le donne: «la mia testimonianza è un messaggio di speranza rivolto alle vittime di soprusi», spiega la modella e testimonial, «ma pure agli uomini delle istituzioni». Qui una nota polemica viene sollevata dalla Notaro contro il legislatore, visto lo sconto di pena ottenuto da Edison Tavares con rito abbreviato: «nessuno conto di pena. Io, la mia pena, la sto scontando per intero e senza sconti», facendo riferimento all’infernale percorso di riabilitazione e chirurgia estetica per recuperare la vista e il volto sfregiati dall’acido. Interessante il passaggio in cui le viene chiesto se nelle varie ospitate in tv non si rischia di raccontare una “Gessica Notaro” quasi come un caso umano-sociale, «rispetto alla mia storia» – replica la ragazza – «mi pongo in modo algido per proteggere me e chi mi ascolta dall’onda emotiva dell’esperienza personale».