Non c’è giorno in cui Gessica Notaro non pensa alla notte del 10 gennaio 2017, quando fu aggredita a colpi di acido da Edson Tavares. L’agguato dell’ex fidanzato le ha cambiato per sempre la vita. Ancora oggi l’ex finalista di Miss Italia porta i segni di quell’aggressione, fuori e dentro, ma è scesa in campo contro la violenza sulle donne. E si dice soddisfatta del pacchetto di misure e pene previsto da “Codice rosso”. «Ne ho parlato giusto ieri con Michelle Hunziker: aspettavamo da tempo questo provvedimento»., ha dichiarato nell’intervista rilasciata a quotidiano.net. E dunque per Gessica Notaro non ci sono più scusanti, soprattutto per le forze dell’ordine: «Sanno come devono agire e soprattutto che devono intervenire subito». Il reato di sfregio comunque per lei andrebbe equiparato in alcuni casi al tentato omicidio: «Quella notte potevo morire, se non avessi avuto la prontezza di sputare subito l’acido. Molti sottovalutano le conseguenze, ma tirare l’acido non è soltanto sfigurare la persona e cancellarne l’identità: può uccidere».
GESSICA NOTARO SU CODICE ROSSO: ALLE VITTIME SERVE PROTEZIONE
Gessica Notaro però chiede interventi legislativi anche su un altro aspetto. «Tutte noi vittime di aggressioni temiamo il momento in cui i nostri carnefici torneranno in libertà», ha spiegato a quotidiano.net. E quindi si aspetta provvedimenti che tutelino le vittime anche per il dopo. «In Italia vengono messi sotto protezione i mafiosi pentiti: occorre fare altrettanto per le donne che hanno subito gravi violenze». Sicuramente non è facile, ma bisogna partire in qualche modo. Lei ad esempio ha cominciato a collaborare con un’agenzia investigativa. «Vorrei fare qualcosa di concreto affinché venisse garantita un’adeguata protezione alle vittime». Infatti le donne che subiscono violenza continuano a scriverle e chiederle aiuto. «Lo fanno in tante, e cerco di dare una mano a tutte. Dedicherò sempre più tempo ad aiutarle». Ma non è facile perché, spiega Gessica Notaro, «attraverso le loro storie rivivo il mio incubo». Ma non ci pensa proprio a mollare.