Gessica Notaro è tornata a nuotare tra i delfini cinque anni dopo l’aggressione dell’ex fidanzato Eddy Tavares che l’ha sfregiata con l’acido. Lo ha fatto nella vasca del Parco Oltremare di Riccione. “Sono venuta a riprendermi qualcosa che mi era stato tolto. Tornando in vasca, finalmente, posso dire che il cerchio si è chiuso“. All’epoca, infatti, Gessica Notaro lavorava a Rimini, dove si esibiva anche con i leoni marini. “Non ho dormito tutta la notte. Un’emozione più forte di quando sono salita sul palco del Festival di Sanremo“, racconta al Corriere della Sera. Ora si sente una donna felice, sicuramente più consapevole, ben sapendo di non poter avere la stessa leggerezza di una volta. “Porto sulle spalle un’esperienza di vita non indifferente. Però questo non mi ha travolta, non mi ha sfregiato dentro. Oggi sono la stessa sognatrice di 12 anni fa. Ed è questa l’emozione che ho vissuto tornando in vasca“.



Gessica Notaro ne ha parlato anche con il pubblico arrivato a Riccione. “Sono passati tanti anni e come potete notare sono visibilmente cambiata, però questo ai delfini non sembra interessare. Per loro sono sempre la stessa Gessica di ieri“. Con loro è subito scattato il feeling: “I delfini sono animali meravigliosi. Non valutano in base al tuo involucro, ma guardano dritto al cuore. Dovremmo imparare da loro valori come il rispetto, l’amore, l’amicizia. Cose che noi abbiamo totalmente dimenticato, perché spesso siamo schiavi delle nostre sovrastrutture“.



GESSICA NOTARO E L’AIUTO ALLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA

Ma Gessica Notaro ha ritrovato anche l’amore: da due anni è fidanzata. “Ho proprio voltato pagina e sto veramente da Dio“. In vasca, comunque, intende ritornarci, ma solo due volte al mese, perché impegnata con la società che gestisce insieme al fidanzato, che si occupa di trading di cavalli da competizione. “Altri animali fantastici. Molto diversi dai delfini, ma anche loro dotati di una personalità straordinaria. Nella vita ho incontrato più animali con personalità che uomini“. Nonostante la terribile esperienza vissuta, Gessica Notara si dice “grata alla vita in maniera incredibile” e ritiene di essere “la dimostrazione vivente che se ne può uscire, anche se talvolta in maniera dolorosa“. Quel che conta è non arrendersi mai e parlare. “Non possiamo risolvere tutto da sole. Bisogna saper chiedere aiuto, è fondamentale. Non ha senso vergognarsi di quello che si sta subendo, perché non siamo noi a dover provare vergogna“. Infatti, Gessica Notaro dopo la sua vicenda continua a restare al fianco di tutte le donne, pur non avendo una sua associazione, come spiega al Corriere. “Certe cose mi piace farle in silenzio, senza portare alcuna bandiera. Comunque da cinque anni assisto e aiuto le donne vittime di violenza. Cerco di essere efficiente e tempestiva“. Le donne che la contattano sono così tante che ha dovuto creare uno staff di collaboratori per gestire tutto. “A seconda dei casi poi coinvolgiamo avvocati, investigatori, forze dell’ordine“.



“ISTITUZIONI NON MI ASCOLTANO”

Quando le viene chiesto un commento sull’aggressione dell’ex fidanzato, condannato a 15 anni di carcere, Gessica Notaro taglia corto: “Io non voglio più parlare della mia vicenda personale. Ho voltato pagina, per fortuna“. Invece ha proposte per aiutare le donne vittime di violenza prima che sia troppo tardi: “Dopo la denuncia, bisognerebbe dare loro una scorta. Credo che lo Stato possa farlo ma, se non può, allora bisogna istituire un fondo, fatto anche di donazioni, per pagare la protezione“, spiega a La Stampa. Non è la prima volta che Gessica Notaro ne parla: “Ma a quanto pare le istituzioni non mi ascoltano“.