La Commissione Giustizia della Camera ha dato la sua approvazione alla proposta di legge secondo cui la gravidanza per altri dovrebbe essere dichiarata reato universale. A favore, come riportato da Ansa, hanno votato i partiti del centrodestra, mentre quelli all’opposizione si sono espressi contro. Il testo sull’utero in affitto approderà lunedì in Aula.



A esporre con entusiasmo il risultato ottenuto, al termine della seduta, è stata la relatrice Carolina Varchi di Fratelli d’Italia. Riccardo Magi di +Europa invece ha annunciato una relazione di minoranza, sostenendo che la proposta di legge è incostituzionale in quanto l’articolo 3 vieta “irragionevoli equiparazioni di trattamento di situazioni differenziate”. Il testo in questione, secondo l’opposizione, “equipara il reato di surrogazione di maternità a gravissimi delitti”. Inoltre, andrebbe in contrasto anche con l’articolo 49 della Carta dei diritti dell’Unione europea, la Carta di Nizza, che afferma che “nessuno può essere condannato per un’azione o un’omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto interno o il diritto internazionale”.



Gestazione per altri come reato universale: l’opposizione non ci sta

Il dibattito tra la maggioranza e l’opposizione sulla gestazione per altri come reato universale dunque va avanti. “La proposta di legge Varchi è un obbrobrio giuridico, insostenibile dal punto di vista del diritto e incostituzionale. Ecco perché ho depositato in Commissione Affari Costituzionali una proposta di parere contrario a questa legge”, ha affermato Riccardo Magi di +Europa come riportato da Ansa.

“La surrogazione di maternità, anche di natura commerciale (con l’utero in affitto, ndr), non è oggetto di convenzioni internazionali che ne prevedano la procedibilità universale”, ma tale pratica, al contrario, “è ritenuta lecita nonché regolamentata in altri ordinamenti, anche tra Paesi membri dell’Unione Europea”.