Siamo abituati a sentire che l’Inps necessità di una collaborazione per i lavoratori autonomi che devono essere iscritti alla gestione separata, eppure esistono diverse branche di lavoratori che vengono iscritti automaticamente.

A farlo è lo stesso Istituto Nazionale Previdenza Sociale e ciò accade principalmente con i parasubordinati. Ma esiste anche un’altra tipologia di Gestione separata destinata a chi apre una P. Iva, in questi casi si dovrà procedere autonomamente all’iscrizione.



Gestione separata: quali sono le soglie dei compensi ottenuti

Quando l’INPS iscrive i contribuenti alla gestione separata, lo fa attingendo ad alcuni dati che riesce a trovare e lo fa prendendo a riferimento la data più remota tra tutte quelle rinvenute. L’obbligo d’iscrizione scatta quando il contribuente incassa almeno 5 mila euro all’anno.



Attraverso l’analisi dei dati provenienti da diverse fonti, l’INPS può procedere all’iscrizione automatica dei contribuenti alla gestione separata. Tuttavia, ci sono diverse categorie di lavoratori autonomi e diverse soglie di compensi che determinano l’obbligo di iscrizione. Inoltre, l’INPS ha chiarito che in assenza di riscontri da parte del contribuente, procederà all’iscrizione indicando una data di inizio attività basata sui dati disponibili.

Per i lavoratori autonomi occasionali, l’obbligo di iscrizione alla gestione separata scatta quando si supera una specifica soglia di compensi. Fino a 5.000 euro di compensi annui, i lavoratori sono esenti dall’obbligo contributivo. L’imponibile previdenziale è calcolato sul compenso lordo dopo la deduzione delle spese indicate sulla fattura.



Gestione separata: in che modo va rispettata la soglia minima di fatturato

Superata la soglia dei 5.000 euro, è necessario comunicare ai committenti il superamento del limite. Lo stesso avviene se esiste un rapporto parasubordinato che supera una certa soglia. Ebbene in questo caso il committente è tenuto ad iscrivere il lavoratore autonomo alla gestione separata INPS e a versare i contributi che sono per 1/3 a carico del lavoratore e per la restante parte a carico del committente.

L’iscrizione d’ufficio dunque scatta quando il sistema informatico raccoglie dei dati e nota l’incongruenza della mancata iscrizione: in questo caso l’Inps registra automaticamente la data d’inizio attività e poi procede ad inviare una comunicazione attraverso il portale My Inps, dove il contribuente potrà, oltretutto, anche controllare la propria situazione previdenziale.
Si terrà dunque conto della data relativa al primo versamento utileo dal primo anno di dichiarazione dei redditi per determinare le annualità non dichiarate a cui saranno applicate anche le relative sanzioni.