Mentre quest’oggi un altro orrendo caso di neonato innocente ucciso è giunto dall’Alto Adige, ci son sviluppi in merito al triste caso di Benevento: è stata arrestata la mamma 34enne accusata di aver ucciso barbaramente il figlio di 4 mesi e ora è piantonata a vista in cella in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto fissato domani mattina dal Gip del Tribunale di Benevento. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere la giovane sordomuta accusata di aver lanciato il neonato nel burrone tra gli svincoli di Solopaca e Telese Terme e di averlo poi finito a bastonate in un secondo momento; sempre domani verrà effettuata dal medico legale Emilio D’Oro l’autopsia sul corpo del piccolo. Un esame decisivo dal quale si dovrà stabilire la vera causa del decesso se già dopo la caduta o in seguito al secondo raptus di follia della giovane madre disabile. Si cercano ancora le motivazioni che possano aver portato prima alla fuga da casa e poi al doppio folle gesto contro il piccolo neonato di 4 mesi.
INFANTICIDIO BENEVENTO, SPUNTA TESTIMONE
Pare vi sia un testimone che avrebbe visto la mamma gettare il figlio di 4 mesi nel burrone dopo il “finto incidente” sulla statale Telesina: L.M., le iniziali della 34enne accusata di infanticidio, avrebbe lanciato una specie di fagotto nel dirupo pochi istanti dopo lo schianto della sua Opel Corsa contro il guard rail a lato strada. Le forze dell’ordine hanno interrogato a fondo l’uomo, facendosi raccontare nel dettaglio ogni possibile informazione che potrebbe rivelarsi cruciale come testimonianza contro la donna ancora ricoverata sotto choc in ospedale. La vicenda di Benevento ha diversi lati “oscuri” che si aggiungono alla già di per sé tragica sequenza dei fatti finora noti: va ad esempio approfondito se effettivamente si sia calata, dopo averlo lanciato nel dirupo, per finire quel suo figlio a bastonate, anche se dai primi rilievi tutto sembra combaciare. Secondo quanto riportato da Napoli Fanpage, la donna sarebbe sordomuta ed è stata già sentita dagli inquirenti attraverso un interprete della lingua dei segni. Secondo altre informazioni raggiunte dal Mattino, tra la donna e il compagno da qualche tempo vi erano delle tensioni che ora sono al vaglio delle indagini per capire se possano aver fornito il “movente” dietro l’allentamento e il presunto omicidio volontario.
GETTA IL FIGLIO DI 4 MESI NEL BURRONE
La storia che arriva da Benevento è di quelle difficilmente comprensibili dalla mente e logica umana: un neonato di 4 mesi è stato prima lanciato in un dirupo e poi ucciso a bastonate, il tutto dopo aver subito un incidente fortissimo sull’auto dove viaggiava (lanciata contro un guard rail). Ad essere accusata di tutto ciò è la madre 34enne originaria di Campolattaro e ora piantonata in ospedale in attesa di capire se le prime impressioni d’indagine che la vedono omicida del suo stesso figlio siano confermate dalle prove prese dalla Scientifica sul luogo del delitto. Secondo quanto riportato dal Quotidiano.net, la donna avrebbe si sarebbe prima schiantata contro un guard rail della Statale 372 Telesina, nei pressi di Solopaca; si pensava ad un incidente in un primo momento ma pare invece che sia stata una manovra scientemente voluta dalla donna che poi è scesa dal veicolo e ha lanciato nel dirupo quel neonato immaginiamo in preda ad una crisi di pianto.
BENEVENTO, L’ORRORE E LE ACCUSE GRAVISSIME ALLA MADRE
Se già non fosse abbastanza tragico quanto successo, pare che dopo la donna fosse anche scesa nella scarpata per sincerarsi che il figlio fosse morto definitivamente (e forse lo era già visto il volo, ndr): ha preso un bastone o un forte sasso e lo ha letteralmente “finito” colpendolo più volto. L’orrore di Benevento è stato raccontato questa mattina dagli inquirenti alle agenzie, con il sostituto procuratore di Benevento Vincenzo Toscano che ha emesso l’arresto preventivo per la donna ora piantonata all’ospedale campano. In caserma, nella stazione di Solopaca, in questo momento si trova il compagno della 34enne: viene interrogato per ricostruire le ultime ore di vita del piccolo, proprio lui pare abbia dato l’allarme perché la sua compagna era sparita da ore in compagnia del figlio di 4 mesi. Resta da capire perché se ne fosse andata e perché soprattutto la decisione di un atto così crudo e così contrario alla logica umana come l’infanticidio messo in atto (ripetiamo, qualora fosse confermato da ogni prova esistente).