Sta facendo discutere e non poco la decisione della Corte di Cassazione francese di assolvere Kobili Traoré, accusato di aver assassinato la pensionata ebrea Sarah Halimi, di 65anni: dopo averla picchiata selvaggiamente il 4 aprile del 2017, l’ha scaraventata fuori dalla finestra per motivi religiosi al grido di Allah Akbar. Secondo i giudici Kobili Traorè è «colpevole» ma «penalmente irresponsabile», in quanto 3 perizie e 7 esperti hanno concluso che, al momento dei fatti, «era sotto l’effetto di un episodio psicotico acuto», a causa dell’abuso di cannabis.



Infermità mentale quindi, causata da stupefacenti, e nonostante allo stesso assassino sia stato riconosciuto il carattere antisemita dell’omicida, e nonostante lo stesso abbia una fedina penale lunghissima senza alcun episodio psichiatrico rilevante, il fatto è stato archiviato come causato dall’abuso di droga. E così che nella giornata di ieri in numerose città del mondo, a cominciare da Parigi, in migliaia sono scesi in piazza, puntando il dito contro la mancata condanna del 27enne musulmano: «Senza giustizia, non esiste la Repubblica».



GETTO’ DONNA DALLA FINESTRA AL GRIDO DI ALLAH AKBAR: IL COMMENTO DI MACRON

Al loro coro si è unito anche quello di Danilo Scarlancini, europarlamentare in forza alla Lega, che attraverso la propria pagina Instagram ha riportato la notizia per poi commentarla con tali parole: “Uccisa perché ebrea al grido di “Allah Akbar“! Assolto perché incapace di intendere e di volere! Da ieri in tutto il mondo da New York a Roma, migliaia di persone sono scese in piazza contro questa sentenza assurda della Cassazione francese. Io sto con loro, questo crimine non può restare impunito!”. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente francese Macron, che parlando a Le Figaro ha ammesso: «Decidere di assumere stupefacenti e poi impazzire non dovrebbe rimuovere la responsabilità penale. Vorrei al più presto una modifica alla legge». Così invece il legale della famiglia della donna uccisa: «Se si riconosce l’irresponsabilità dell’assassino, si ammette l’impunità di fatto di chi assume sostanze illecite». Il 25 maggio il consiglio dei ministri proverà a modificare la legge.

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