Chiara Rabbi e la storia di Davide Donadei al GF Vip: “Mi si stringe il cuore“
Al Grande Fratello Vip 2022, nella puntata di lunedì sera, Davide Donadei ha raccontato la sua storia di vita e la difficile infanzia segnata dai problemi del papà (poi finito in carcere) con la giustizia. Una storia che è arrivata alle orecchie di molti telespettatori, tra cui l’ex fidanzata del Vippone Chiara Rabbi. Su Instagram l’ex corteggiatrice di Uomini e donne è intervenuta sulla questione con un lungo messaggio sulle story, riportato da Isa e Chia, in cui ha affrontato l’argomento dopo le innumerevoli richieste dei followers.
“Ci tengo a precisare e contestualizzare delle cose perché giustamente mi state inondando di messaggi – spiega, per poi proseguire prendendo a cuore la storia di Donadei – Nonostante abbia deciso di dissociarmi completamente da tutte le varie situazioni, non significa che io sia insensibile davanti a determinate cose. Anzi, la storia straziante che tutti conosciamo mi colpì ai tempi e la conosco molto bene. Quindi a livello umano non può che stringersi il mio cuore. Probabilmente è proprio in quei racconti che rivedo la persona vera e sincera che credevo fosse e questo non potrò mai negarlo“.
Chiara Rabbi e il silenzio dopo l’addio a Davide Donadei: “Ho evitato…“
Chiara Rabbi, tuttavia, prosegue specificando che la difficile storia familiare di Davide Donadei è ben distante da quella sentimentale e dal loro tormentato addio. E rivolge un augurio al concorrente del Grande Fratello Vip 2022: “Tra la vita familiare e quella sentimentale ci passa molto. Davanti a tanta sofferenza posso solo augurare che un giorno anche lui possa trovare la pace e la serenità che tanto cerca, sperando che pian piano, imparando soprattutto dai suoi errori, possa realizzarsi come uomo e come padre e io non potrò che esserne felice“.
L’ex corteggiatrice, a seguire, spiega perché è voluta rimanere in silenzio dopo la loro rottura: “[…] Sono circa 6 mesi che ho scelto di andare avanti sola e di rimanere in silenzio evitando davvero tante gogne mediatiche e una guerra sporca e meschina che non mi appartiene, pur avendo tutte le armi a disposizione. Ma credo che sia questa la miglior forma di rispetto che possa esistere, perché ho capito che la sofferenza bisogna trasformarla in qualcosa di bello e dignitoso, la stessa che mi ha dato la forza di farmi scivolare addosso la qualunque […]”.