GF Vip, George Ciupilan e i suoi piatti del cuore che, la nonna paterna, gli cucinava…
Il più giovane concorrente della settima edizione del Grande Fratello Vip, George Ciupilan, si sta facendo conoscere sempre di più. In compagnia dei suoi coinquilini ha voluto portare alla mente il ricordo dei piatti del cuore che, durante la difficile infanzia in Albania, mangiava in compagnia della nonna paterna. Se, a un primo sguardo, il giovane Ciupilan può apparire come uno dei tanti Instagrammer e TikToker agiato e di successo in realtà, la vita della star di Il Collegio e La Caserma, è stata tutt’altro che semplice…
Come lui stesso la ama definire intatti, la sua partecipazione al GF Vip è un vero e proprio “riscatto sociale”. George Ciupilan infatti ha avuto una vita difficile: nato in Albania, a solo un anno i suoi genitori vanno incontro a una brusca separazione: il piccolo vive i primi anni d’infanzia con il padre per poi trasferirsi da Mamma Marilena in Italia. Sul periodo della convivenza con il padre in Albania, Ciupilan, ha sempre detto di avere solo pessimi ricordi, almeno fino a qualche giorno fa quando, in compagnia di altri Vipponi, si è lasciato andare portando alla memoria qualche ricordo sui piatti che la nonna paterna cucinava per lui…
GF Vip, George Ciupilan: “A cinque anni, il mio piatto preferito, era la pasta con il latte, una roba folle!”
È così che un pomeriggio, in giardino, il giovanissimio George Ciupilan si è lasciato andare raccontando ai suoi compagni di avventura, al Grande Fratello Vip 2022, i piatti che da bambino, durante il periodo trascorso con il padre in Albania, amava mangiare. Nel gruppo erano presenti: Alberto De Pisis, Luca Salatino, Daniele Dal Moro ed Edoardo Donnamaria.
“Mi vengono come dei flash su situazione che non ricordavo – esordisce il giovane, continuando poi – Ad esempio ho ricordato che il mio piatto preferito a cinque anni era la pasta con il latte, una roba folle, era dolce e con lo zucchero!“. Il TikToker ha raccontato poi come due altri piatti tipici, che ricordava, fossero la polenta, un piatto povero che bastava per moltissime persone, e una torta speciale: “Un’altra usanza bellissima era una torta dove, nell’impasto, mia nonna, la mamma di mio padre, ci metteva delle monetine, da uno, due euro. Chi prendeva le monete significava che avrebbe avuto fortuna nella vita”, ha raccontato.