GHALI, L’ULTIMO APPELLO DURANTE LA FINALE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2024

Ghali sogna in grande per la finale del Festival di Sanremo 2024 con il brano Casa Mia. Ad inizio puntata, il cantante era al quarto posto della classifica provvisoria e adesso cerca l’assalto al podio. Ce la farà? Sui social i fan di Ghali si stanno facendo sentire a gran voce per aiutarlo e supportarlo attraverso il meccanismo del televoto. A prescindere da come finirà, Ghali ha dimostrato di essere un profilo molto interessante della musica italiana. “Ci siamo affezionati…”, dice Amadeus, prima dei di congedare Ghali: “Questa sarà un’esperienza indimenticabile e grazie al mio team, senza di loro non sarei arrivato fino a qui, mi porterò quest’esperienza per sempre“. E poi l’ultimo appello: “Stop al genocidio”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



GHALI, TRA PROVOCAZIONE E TALENTO PROVA L’ASSALTO ALLA FINALE DI SANREMO 2024

Ghali con “Casa mia” potrebbe essere una delle sorprese del Festival di Sanremo, anche per quanto riguarda la classifica finale. E il milanese-tunisino Ghali se ne rende conto a poco a poco, meritandosi ogni merito con un pezzo che denota un forte intento sociale. Casa mia mescola ritmi trascinanti e parole assolutamente non banali, dando vita a una ricetta potenzialmente vincente. La posizione occupata in classifica dopo la terza serata sottolinea una missione centrata con successo e la possibilità di essere in netta ascesa anche in vista delle prossime serate e, soprattutto, dei passaggi radiofonici.



Com’è andata la seconda apparizione sul palco dell’Ariston del buon Ghali? Molto bene, senza indugio. L’artista è stato presentato da Mahmood e ha dato vita a una performance estremamente apprezzata. Il pezzo Casa mia sembra un richiamo al Penso positivo di Jovanotti e alla sua chiesa cantata. Lui è in cerca di una dimora universale e mette in mostra un’atmosfera intrigante. Ghali convince sempre più pubblico e critica e mostra una grande apertura nei confronti di tutto il mondo.

GHALI ALLA FINALE DI SANREMO 2024: OLTRE LA TRAP

Nato come trapper, è riuscito ad andare ben oltre qualsiasi etichetta musicale grazie a vari successi radiofonici e potrebbe farlo anche stavolta. Il mood anni Settanta è fresco e originale, con tutte le carte in regola per diventare un tormentone assoluto. La semplicità regna sopra ogni altra cosa e l’apparizione dell’alieno in sala può essere un’autentica chicca non solo per i social. Lo stile scenico si rifà apertamente a quello di Michael Jackson, con guanti in strass, giacca Arlecchino e mocassini accompagnati dagli iconici calzini bianchi. La positività viene sprizzata da tutti i pori e le parole colpiscono i cuori di pubblico e critica, unite a un ritmo costante.



Ghali Amdouni viene dato in netta risalita dalle agenzie di scommesse, e il secondo posto alle spalle di Angelina Mango e davanti ad Alessandra Amoroso nella serata delle cover lo dimostra ampiamente. Gli scenari riguardanti la classifica sono senz’altro cambiati, forse inaspettati per un talento comunque di nicchia. Nella serata delle cover, l’artista ha duettato con il rapper tunisino Ratchopper in un medley intitolato Italiano vero. Un mix di brani che ha confermato la grande duttilità artistica e la versatilità di Ghali, pronto a giocarsi tutte le sue chance nella serata finale del Festival.