C’è anche Ghali questa sera, domenica 13 ottobre, tra gli ospiti di Fabio Fazio a Che Tempo che Fa. L’ultima volta in cui il cantante fece visita al conduttore fu il periodo della polemica legata alla canzone Casa Mia e alle parole dell’artista, pronunciate subito dopo averla cantata a Sanremo. Così da quel giorno “stop al genocidio” è diventata una frase divisiva, più che inclusiva. E per Ghali è un’assurdità essere arrivati a questi punti. “Questo è un mondo veramente strano: ti insegnano che la pace è giusta ma poi non puoi averla”, disse il cantante proprio ai microfoni di Fabio Fazio, parlando della polemica che lo aveva coinvolto e di cui ancora oggi si discute ampiamente.
In una intervista rilasciata invece a La Repubblica, sempre in merito ai conflitti, Ghali aveva spiegato la necessità di “fare fronte comune per diffondere un messaggio di speranza e contro ogni forma di violenza”. Scagliandosi contro l’indifferenza altrui: “È semplicemente incredibile che mentre siamo qui a cantare ci siano le bombe sui civili, i bambini che muoiono”.
Ghali, la pace e l’uguaglianza sempre al primo posto: “Successo non è ricchezza se non posso condividere”
D’altronde per Ghali la pace è sempre stato un tema fondamentale. Uno come lui, che ha sempre cantato l’emarginazione e l’importanza dell’inclusione, non riesce a capacitarsi di come ci si possa dividere anche su questo argomento. Il cantante di Casa Mia ha un occhio di riguardo per gli ultimi, proprio perché ha vissuto sulla sua pelle il significato di emarginazione, prima di scoprire la popolarità e il successo.
“Ma il successo non è una ricchezza, se non è condivisibile. E diventa condivisibile solo se stiamo tutti bene e c’è pace”, ha detto ancora Ghali, rilanciando in qualche modo il concetto di fratellanza.