La morte di Willy Monteiro Duarte continua a far discutere e tutti si sentono chiamati in causa per via di questo clima di indifferenza e odio in cui la nostra società civile sembra essere finito. L’ultimo in ordine di apparizione è proprio un artista che tra i giovani ha grande seguito e che sa bene di quello che parla quando nomina il razzismo, Ghali. Proprio al giovane 21enne morto a Colleferro in seguito ad un pestaggio ad opera di alcuni coetanei, Ghali ha voluto dedicare un lungo messaggio su Instagram chiedendo innanzitutto giustizia per lui e poi toccando alcuni temi a lui molto cari rivelando anche che in passato anche lui l’ha scampata per un pelo e che anche il suo nome poteva essere nella lista delle vittime dell’odio e del razzismo.
GHALI CHIEDE GIUSTIZIA PER WILLY E RACCONTA DELLE VIOLENZE SUBITE
Il rapper milanese di origini tunisine ha subito scritto: “Willy è stato ucciso dall’ignoranza, dall’odio, dal razzismo e dagli ideali di quattro ragazzi i cui familiari hanno risposto dicendo: “Era solo un immigrato”… era intervenuto per calmare una rissa ed è stato pestato a sangue fino a non respirare più”. Poi la questione si fa personale e per un attimo Ghali torna indietro con la mente e racconta: “È un problema ricorrente nel nostro paese e mi ha fatto tornare in mente alcuni episodi della mia vita in cui l’ho scampata per un pelo, in cui aspetti che si stanchino di tirare calci e pugni, in cui chiedi pietà e il perché sperando di riuscire a rialzarti da terra. I veri criminali sono altri, i veri atleti sono altri”. Ghali poi conclude sperando che questa volta si impari la lezione e che tutto possa cambiare: “Siamo stanchi, il pentimento tardivo non serve a nulla in casi come questo. Giustizia per Willy”. Arriverà davvero?