A prendere posizione dopo gli ultimi convulsi giorni di protesta internazionale sull’asse dello scontro Macron-Erdogan sulla violenza dell’Islam radicale, è il rapper milanese Ghali, di dichiarata fede musulmana. Con un lungo post su Instagram il giovane artista lancia attacchi molto duri su media e opinione pubblica italiana e non, complici secondo Ghali di gettare terrore sull’immagine della religione islamica: «Non c’è capitolo del Corano in cui c’è scritto di uccidere. Chi uccide e chi si vendica non è musulmano. La traduzione letterale di “Islam” è “pace”». Secondo Ghali da sempre i media hanno un’unica modalità di affrontare l’Islam: «ci attaccano e cercano di metterci in cattiva luce per interessi economici e politici». Il rapper di origini tunisine si dice completamente innamorato di questa religione e ne difende con forza la bontà pacifica della stessa: «Ho amici eritrei che mi hanno raccontato che ad Asmara, ci sono chiese affianco a moschee e che due migliori amici di due differenti religioni vanno a pregare nello stesso orario e chi finisce prima aspetta l’altro fuori e tornano in quartiere assieme».
GHALI E IL LUNGO SFOGO SU INSTAGRAM
Ghali Amdouni dunque non ci sta nel affermare il binomio Islam-terrorismo come un fattore effettivo nelle analisi geo-politiche tanto in Italia quanto in Europa: «Smettetela di farmi sentire sbagliato ad essere musulmano, non potrò cancellarlo da me ed è giusto che ognuno di noi decida per se senza imporlo a nessuno ma bensì raccontandolo, come una provenienza, una tradizione». Secondo il rapper nato a Milano bisogna sempre diffidare da chi interpreta “male” le azioni compiute dai fondamentalisti islamici ormai da decenni in tutto il mondo: «diffidate dal terrore. Non abbandonate la vostra fede per paura di spaventare qualcuno che è stato lavato dalle news». I media insomma sono responsabili di un “terrorismo senza precedenti”, secondo la durissima e assai provocatoria riflessione del giovane artista: «Non facciamoci influenzare da chi vuole farci passare per mostri perché siamo solo gli ennesimi a cui vogliono cancellare la storia», conclude il post polemico, salutato dai followers con moltissimi messaggi di condivisione e accettazione delle parole in difesa dell’Islam pacifico.