«Ghali ha insultato Salvini? Io avrei fatto la stessa cosa». A prendere le difese del rapper è Jake La Furia, intervenuto a 105 Kaos, in onda su Radio 105, ai microfoni di Francesco Facchinetti e Sabrina Scampini. Alla domanda dei conduttori se avesse saputo cos’era successo durante Milan-Inter, il rapper ha risposto: «Tralasciando le buone maniere io avrei fatto la stessa cosa. Salvini deve andare a rubare. Per quanto mi riguarda io lo avrei insultato e mi spiace non esserci stato». Jake La Furia ha spiegato di essere contrario a qualsiasi cosa pensi il leader della Lega. «Ognuno deve ricevere quello che dà. Salvini dice delle cose agghiaccianti a tutto il paese senza preoccuparsi di ferire le persone che sono colpite dalle sue parole. Si dice ‘chi semina vento raccoglie tempesta’».



Per il rapper, Salvini quando parla ferisce delle persone, quindi «può essere che quelle categorie quando le incontri non se la tengano». Per questo Jake La Furia afferma di comprendere il gesto di Ghali: «Se io fossi Ghali e incontrassi la persona che dice che tutti quelli che vengono dal mio paese sono dei ladri, che tutti quelli che vengono dal mio paese sono degli spacciatori, che tutti quelli che vengono dal mio paese non possono essere italiani, se ne devono tornare a casa, forse non se l’è tenuta». (agg. di Silvana Palazzo)



LITE TRA GHALI E SALVINI IN TRIBUNA A SAN SIRO

Derby Milan-Inter, primo tempo, tribuna d’onore: dopo il rigore segnato dall’ex rossonero Calhanoglu (con tanto di esultanza sotto la curva milanista a mo’ di provovazione), lo Stadio implode in beceri insulti al turco numero 20. Ma è dalla tribuna che si accende una “rissa” a distanza tra il rapper Ghali e il leader della Lega Matteo Salvini. Animi caldi perché tifosi opposti, direte voi: e invece no, sono entrambi smaccatamente milanisti. E allora cosa è successo davvero? Le immagini e il video che circola poco chiarisce della dinamica, occorre riavvvolgere il nastro e citare tutte le fonti possibili di uno spettacolo, al netto di tutto, ben poco decoroso vista anche la tribuna che non solo per “nome” dovrebbe essere “d’onore”.



Secondo Dagospia, che cita un tifoso presente in quel momento a San Siro vicino ai due “protagonisti”, lo scazzo è andato così: «Ero seduto dietro a Ghali. Al nostro gol, è saltato in piedi per esultare e quasi immediatamente ha urlato, rivolto a Salvini (a 5 metri alla sua destra): “buffone, tu che cazzo esulti? Ha segnato un negro. Un negro come me, come tanti e come tanti di quelli che tu fai morire in mare! Vergognati!” (Non è un verbatim, ma il senso e la sostanza quelli sono)». A quel punto Salvini decide di rimanere in silenzio e non reagire – se non con i pugni alzati per incitare la propria squadra mentre il rapper gli urla da lontano – mentre sono altri attorno a Ghali a intimargli di piantarla con le provocazioni: a nulla serve visto che il “furioso” Ghali continua ad attaccare il leader della Lega, tenuto a distanza da diversi steward e da un vicino di posto.

COSA È SUCCESSO TRA GHALI E SALVINI AL DERBY: IL VIDEO

Addirittura il direttore tecnico del Milan, nonché storico capitano rossonero, Paolo Maldini prova a tranquillizzare il rapper che non da ieri vede in Salvini il “nemico numero 1” nei suoi testi di forte critica sociale: Ghali ha comunque continuato ad insultare e attaccare il politico, tanto che all’intervallo – sempre secondo Dagospia – sarebbero arrivati alcuni agenti della sicurezza e poliziotti per allontanare dalla postazione il rapper. In attesa di capire da Ghali cosa potrebbe davvero scatenato tale vistosa e imbarazzante reazione – alcuni sui social parlano di un’esultanza scomposta di Salvini, ma non vi sono prove a sostegno per il momento – è la Lega che in una nota svela l’accaduto e prova a ricostruire la semplice quanto clamorosa vicenda durante il Derby. «Matteo Salvini è stato aggredito verbalmente da Ghali durante il primo tempo di Milan-Inter di ieri sera», scrive l’ufficio stampa del Carroccio, «Il leader della Lega era in tribuna con il figlio, e subito dopo il gol del pareggio gli si è avvicinato il rapper in evidente stato di agitazione. Ghali ha urlato una serie di insulti e di accuse farneticanti a proposito dell’immigrazione, cercando di filmarsi col cellulare, ed è stato subito allontanato, tra lo sconcerto degli altri spettatori. La società rossonera si è scusata con Salvini, che sul momento non aveva riconosciuto Ghali né aveva compreso i motivi della sua alterazione». Si attende ora la reazione ufficiale del rapper.