Ghassan Khatib, ex ministro palestinese del governo di Yasser Arafat e oggi responsabile del Media Center per la Cisgiordania, ha commentato ciò che sta accadendo in Medio Oriente. “Siamo in un momento pericoloso. Israele reagisce a quello che definisce un attacco indiscriminato di Hamas contro i propri civili in un modo ancora più indiscriminato contro Gaza. Ciò genera rischi di guerra con l’Egitto e in Libano con Hezbollah. Ma il peggio è che non vediamo una soluzione politica, mancano prospettive di pace”.



La situazione, secondo l’esperto, potrebbe dunque diventare sempre più drammatica, ma non a causa di Hamas. “Siamo immersi nel continuo avvitarsi di violenze e controviolenze nel contesto dell’occupazione israeliana, che si è fatta sempre più brutale e pericolosa negli ultimi anni sotto il tallone del governo guidato da Netanyahu, un misto di fanatici religiosi e nazionalisti xenofobi, impegnato a reprimere e abusare la popolazione palestinese”, ha affermato.



Ghassan Khatib: “Israele-Hamas? Il peggio deve ancora venire”. Il parere

Israele adesso vuole distruggere Hamas per affidare la gestione di Gaza al governo di Abu Mazen, ma agli occhi di Ghassan Khatib ciò non è possibile. “È un’illusione stupida. Nessun leader palestinese andrà a prendere in consegna Gaza a bordo di un tank israeliano. Lo possono fare soltanto se torneranno ad occupare fisicamente tutta Gaza, come era prima del 2005. Ma se entrano a Gaza uccidendo e distruggendo prima di ritirarsi, allora Hamas rinascerà velocemente dalle sue ceneri”.

Al contrario, secondo l’ex ministro palestinese del governo di Yasser Arafat, la volontà dell’organizzazione terroristica non è quella di radere al suolo Tel Aviv. “È ben noto che in passato i suoi capi si dicevano pronti alla hudna, alla tregua per trattare”. E conclude: “Soltanto la mediazione e la politica possono cercare la soluzione di compromesso, altrimenti la violenza è destinata a degenerare ulteriormente”.