Comincia con “Le ragazze” il medley di Ghemon al Festival di Sanremo 2021 con i Neri per caso. E si parte subito bene: l’abbinamento si rivela azzeccato per una delle migliori performance tra quelle ascoltate finora. Il timbro di Ghemon rende particolare anche “Donne” di Zucchero e le voci dei Neri per caso sono uno “sfondo” originale anche per “Acqua e sapone” degli Stadio. Si chiude poi in bellezza con “La canzone del sole” di Lucio Battisti. Al termine dell’esibizione si resta con il disappunto, ma solo perché si preferirebbe continuare a sentirli, non di certo per la qualità dell’esibizione di Ghemon e i Neri per caso. Promossi. (agg. di Silvana Palazzo)



Ghemon e il medley per la serata delle cover

Durante la serata dei duetti di Sanremo 2021, Ghemon e i Neri per caso si esibiranno in un medley che, stando alle prime anticipazioni, suona già come un omaggio al gentil sesso. In scaletta, le cover di Le ragazze, Donne, Acqua e sapone e La canzone del sole, tutti e quattro brani in qualche modo riconducibili a una certa narrazione ‘in musica’ dell’universo femminile. La loro performance si prospetta spettacolare: conosciamo i Neri per caso per via del loro modo di cantare decisamente unico, facendo a meno di strumenti e sfruttando unicamente la voce anche per la costruzione delle basi musicali. In altre parole, il gruppo salernitano canta ‘a cappella’, un genere esclusivo, originalissimo, almeno nel panorama della Canzone italiana. Non c’è dubbio, dunque, che Ghemon abbia fatto bene a coinvolgerli.

Ghemon spiega la scelta dei Neri per caso

Tra le altre cose, i Neri per caso sono anche molto bravi con le cover, motivo per cui Ghemon non deve averci pensato due volte, prima di sceglierli. Il percorso che l’ha portato a loro, in realtà, è un po’ più lungo (se non ‘complesso’) di quanto si possa immaginare: “Il pensiero di Sanremo a maggio/giugno ancora non mi sfiorava, ci voleva il brano adatto sottoposto alla direzione artistica. Ho riascoltato tutto il loro catalogo e ho pensato: ‘Se mai dovessi andare a Sanremo e ci dovessero essere gli ospiti, porto loro’”. E sul perché della convocazione: “Volevo il coro, la tradizione. Era per il piacere di far capire come la musica italiana sia malleabile, addirittura per sette voci”. C’entra ovviamente anche il gusto personale, visto che da sempre, per quanto lo riguarda, i Neri per caso rappresentano dei fuoriclasse: “Li ho sempre trovati eccezionali, sono bravissimi. Mi hanno sempre messo un sacco di buonumore”. Nessun effetto nostalgia, dunque: solo tanta stima nei confronti di un gruppo di cui lui stesso è fan.

L’ultima cover di Ghemon con i Calibro 35 e Diodato

Nella stessa intervista rilasciata a Super guida tv il 1° marzo scorso, Ghemon ha parlato della canzone con cui è in gara a Sanremo, Momento perfetto, che abbiamo avuto modo di ascoltare nel corso della prima serata del Festival. Un brano esistenzialista, ma – evidenzia lui – anche abbastanza realista. “Non entra in punta di piedi”, sottolinea, “dico sempre che la vita è fatta di un sacco di aspettative che vengono disattese. È nata nella maniera più spontanea possibile. La prima cosa che è venuta è stata il ritornello. È la prima registrazione che noi abbiamo fatto, non capita tante volte. Non ci pensavo a Sanremo, in quel momento, la stessa cosa era accaduta con Rose viola”. La sua prima partecipazione a Sanremo risale al 2019; in quell’occasione, per la cover del suo stesso pezzo (il regolamento, due anni fa, prevedeva questo), Ghemon portò sul palco i Calibro 35 e Diodato, in seguito partecipante e vincitore dell’edizione 2020.