Ghemon è pronto a conquistare il pubblico del Concerto Primo Maggio. Si tratta di un artista in grande ascesa nel panorama musicale nostrano grazie a testi capaci di raccontare la società così com’è attualmente. All’età di 37 anni, vuole ancora continuare a stupire proponendo diversi progetti interessanti e mettendo in evidenza le sue qualità sia nella ritmica che nei racconti.



Nel corso degli ultimi mesi, Ghemon è riuscito a far parlare di sé grazie alla sua apparizione come concorrente al Festival di Sanremo. Il suo brano, intitolato Rose viola, è una ballata che strizza l’occhio all’R&B che elogia il ruolo della donna nella nostra società, raccontandola sotto diversi punti di vista interessanti. Tuttavia, la vita e la carriera del cantautore originario di Avellino non sono sempre state rose e fiori. In un’intervista, ha dichiarato di aver sofferto di depressione e di essere guarito solo all’età di trent’anni grazie all’utilizzo di psicofarmaci, oltre che con l’aiuto del papà della sua ex fidanzata. Nonostante le peripezie personali, il ragazzo sembra riuscito ad emergere a livello nazionale e ha ancora tutta l’intenzione di stupire il proprio pubblico affezionato. La sua recente partecipazione a Sanremo, conclusa con un buon dodicesimo posto, lo ha reso famoso anche per una cerchia di pubblico che poco apprezza i generi rap e indie. Importante, ad esempio, l’elogio da parte di Tiziano Ferro in una storia di Instagram rivolto al brano presentato al Festival.

Ghemon, Concerto Primo Maggio: la carriera

Giovanni Luca Picariello, questo il vero nome intero di Ghemon, nasce ad Avellino il 1° aprile 1982 ed è costretto ad una lunga gavetta prima di emergere in maniera definitiva. Si appassiona da giovanissimo al graffitismo e alla cultura hip hop in generale, prima di seguire gli Articolo 31, Neffa e i Sottotono. Nel 2002, il ragazzo si trasferisce a Roma e accede al progetto musicale intitolato Soulville. Tuttavia, bisogna attendere fino al 2007 per fare in modo che questo giovane laureato in giurisprudenza iniziasse a mettere in evidenza tutte le sue qualità canore e morali. Il mixtape Qualcosa cambierà Mixtape lo rende conosciuto a livello nazionale, anche grazie alla collaborazione con diversi colleghi. Quindi, Ghemon propone ben cinque album in studio nel giro di dieci anni, tra i quali spiccano il lavoro d’esordio La rivincita dei buoni, il duetto con il già citato Neffa in Dove sei e la recente presenza sul palco dell’Ariston. Per il rapper avellinese, tutto è pronto per la seconda apparizione al Concerto Primo Maggio, dopo una precedente esperienza risalente al 2015.

Rose Viola: il successo portato a Sanremo da Ghemon