In diretta su Canale 5, durante il programma Morning News, si è tornati a parlare della tragedia del ghiacciaio della Marmolada, dove sono morte sette persone e altre tredici risultano essere disperse. In collegamento con il talk show condotto da Simona Branchetti vi era Simone Moro, alpinista italiano di fama mondiale, guida alpina ed elicotterista, che ha commentato così quanto avvenuto nella giornata di domenica 3 luglio: “Cosa possiamo fare per evitare che si ripeta questa tragedia? Nulla stando a casa seduto sul divano”.



“Dovete capire – ha proseguito Simone Moro – che ciò che è accaduto è come quando sono cadute le Torri Gemelle e la parola ‘dispersi’ era solo per indicare la speranza di trovare una reliquia, la speranza non deve offuscare la realtà, qui è venuta giù una montagna e immaginate la forza di una massa di roccia su un corpo, sono brandelli di persone, difficilmente riconoscibili”.



GHIACCIAIO MARMOLADA, SIMONE MORO: “UN QUALCOSA DI ECCEZIONALE”

Simone Moro non se la sente comunque di individuare dei colpevoli: “Qui è qualcosa di eccezionale, per andare in cima al ghiacciaio si fa una camminata sulla superficie ghiacciaia, se di colpo questo ghiacciaio cade per 1.500 metri, poteva esserci l’alpinista, ma anche chi appena fuori dall’auto aveva fatto 3 o 400 metri, qui non c’è una responsabilità”. In collegamento anche il divulgatore scientifico e opinionista tv Alessandro Cecchi Paone, che però ha scosso la testa alle parole di Simone Moro, convinto di una cosa: “Simone Moro – dice in diretta tv a Canale 5 commentando la tragedia sul ghiacciaio della Marmolada – parla come se fossimo a 30, 40 e 50 anni fa, ma le cose sono profondamente cambiate. In montagna saranno sempre più frequenti questi eventi, è cambiato tutto e l’ha detto anche Draghi, i ghiacciai sono in fusione, le temperature alte, condizioni che non esistevano prima. Chiedo che il governo faccia qualcosa dove ci sono montagne sopra i 1000 metri, si deve considerare che le condizioni sono diverse, diverso clima, diverso comportamento delle montagne e diverso comportamento delle persone”.



Simone Moro poi ha aggiunto: “Mi piange il cuore vedere i ghiacciai ritirarsi negli ultimi 30 anni, i colpevoli siamo noi, è catastrofico quanto l’ambiente soffre. I professionisti che monitorano e avvisano ci sono da tempi, e uno dei colleghi della guida alpina che è morto era forse la persona più prudente del pianeta. Le guide alpine stanno cambiando il modo di proporre la montagna. Non è un problema di qualcuno di noi ma di tutti di noi. Lo stile di vita deve cambiare. Usiamo questa catastrofe non per fare la caccia al colpevole ma per cambiare noi, altrimenti abbiamo perso un’altra occasione”.