Secondo Alessandra Ghisleri, direttrice dei sondaggi politici Euromedia Research, il crollo della fiducia per Chiesa e magistratura – per motivi molto diversi tra loro – è un segno preoccupante per i tempi che andiamo a vivere, con la crisi economica crescente (che boccia l’operato del Premier Conte) e un senso di fragilità e incertezza che regna verso il futuro: «il governo rischia di essere sepolto da una valanga di richieste e istanze che spaziano nelle più varie materie ministeriali. Nonostante un indice di fiducia nel presidente del Consiglio Giuseppe Conte al 43,4% (-0,9% rispetto alla scorsa settimana) e quello del governo al 34,2% (-0,4% in una settimana), esiste la consapevolezza nell’elettorato italiano, a tratti neppure malcelata, di una sottile linea di crisi», scrive la Ghisleri oggi su La Stampa, motivandolo in maniera molto semplice. «Essere all’altezza della situazione odierna significa fare alcune cose in maniera rapida e tempestiva», questo è il vero problema oggi per il Governo e per l’intera classe politica. Già, perché bocciato il Governo ma bocciate anche le opposizioni: il 61,2% non promuove il Centrodestra, «incapace di far prevalere una loro linea di coesione costruttiva». Sempre secondo la Ghisleri più passa il tempo nella crisi Covid e più «si sta perdendo l’occasione di sfruttare quella che si potrebbe chiamare cultura della sperimentazione che promette di allocare risorse in maniera diretta più efficiente e rapida rispetto ai numeri e alle richieste legittimate».



SONDAGGI E MAGISTRATURA: IL NODO CSM

La riscoperta è un caos generalizzato dove la rabbia va contro “gli arrabbiati o gli incapaci”, dove è sempre più evidente che gli italiani soffrono le mancanze della politica e le parallele “sceneggiate”: «Il desiderio corre in un’unica direzione: i fatti», sostiene la direttrice di Euromedia nel mostrare come anche le “storiche” istituzioni parallele alla politica in Italia, la Chiesa e la Magistratura “pagano” le simili mancanze: «stanno cadendo uno dopo l’altro tutti i punti fermi: non solo nella politica ma anche nei corpi intermedi e nelle istituzioni, anche la Chiesa coinvolta nei suoi scandali, ultimo quello del palazzo a Londra – a esclusione di Papa Francesco che rimane un punto saldo riconosciuto», scrive la Ghisleri mostrando come la credibilità dei fedeli nei confronti della Chiesa sia calata al 34,1% nel ranking di fiducia nelle istituzioni nazionali. Dai vescovi ai magistrati, qui è lo scandalo Csm-Palamara a dettare la linea della sfiducia: indice di fiducia pari al 26,4%, con perdita netta del 12,3% dopo il traffico di nomine e le intercettazioni di Palamara e altri magistrati legati ad Anm e Csm. Non resta dunque che concludere così per Alessandra Ghisleri osservando l’attualità del nostro Paese: «Nessuno rimane escluso. I cittadini si dichiarano stressati e con i conti in rosso e sembrano riflettere in pieno lo stato dell’intero Paese».

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