Cesano (Roma): scoperto giacimento di litio

A Cesano, in provincia di Roma, si è scoperto un ampio giacimento di litio, materiale fondamentale nell’economia che grave attorno all’elettronica e all’informatica, e soggetto soprattutto negli ultimi anni ad un ampissima domanda, che i giacimenti già noti non riescono più a soddisfare. Non si tratta di una scoperta nuova, ma se ne parla già dagli anni ’70. Fino ad ora, però, nessuno aveva mai ritenuto necessario indagare l’effettiva presenza di litio.



Inoltre, il litio trovato sotto Cesano non sarebbe, sempre secondo le stesse carte degli anni ’70, l’unico giacimento in Italia, ma il bel paese dovrebbe poter vantare giacimenti in tutta la sua area vulcanica, dal sud della toscana fino a Napoli. Ora nell’area di Cesano stanno già indagando Enel e la compagnia australiana Vulcan Energy, per capire innanzitutto quanto effettivamente sia esteso il giacimento, quanto se ne possa estrarre e, soprattutto, come procedere all’estrazione senza rovinare il paesaggio della provincia romana. Peraltro fin’ora l’estrazione di litio nelle varie parti del mondo ha prodotto anche importanti scompensi climatici che hanno portato, per esempio, ad interromperne l’estrazione in Serbia nell’ultimo anno.



I piani di Enel per il litio a Cesano

Per ora la presenza di litio sotto il territorio del piccolo paese di Cesano sarebbe ancora prettamente un’ipotesi, ma ci sarebbero già degli importanti progetti per la sua estrazione ad impatto zero, senza miniere. “Dobbiamo confermare quei vecchi test”, sostiene Nicola Rossa, capo del reparto innovazione di Enel, citato dal Times, riferendosi alle carte degli anni ’70. Mentre, secondo Sandro Conticelli, capo dell’istituto di geoscienza e georisorse al CNR, “a Cesano si trovano 380mg di litio per litro”, ben superiori ai 200mg che si trovano “nella Gola del Reno in Germania”, uno dei giacimenti più importanti al mondo.



Secondo i piani di Enel, l’estrazione del litio a Cesano, nel caso in cui il materiale venisse ovviamente trovato sotto terra, avverrà senza nessun tipo di impatto ambientale, senza trivellazioni o miniere e senza sprechi. Tutto sarà gestito da un circuito chiuso, che pomperà acqua calda da sotto terra, alimentando un generatore geotermico. Quella stessa acqua, ricca di litio perché passata sotto terra, viene poi filtrata da un estrattore, che rimuove il litio immagazzinandolo. Infine, l’acqua pulita dal litio viene pompata nuovamente sotto terra dove riprende lo stesso circolo. L’impianto è piuttosto vantaggioso ed è stato sviluppato da Vulcan Energy, che è pronta ad applicarlo su larga scala, come riferisce l’ad dell’azienda al Times.