La Rai collezione un’altra gaffe raccontando la guerra in Ucraina. Dopo quelle di Monica Maggioni e del Tg2, ne arriva una per bocca di Giacinto Pinto. Secondo il giornalista a massacrare la folla in rivolta sulla scalinata Potëmkin a Odessa non sono stati i cosacchi dello zar, ma i bolscevichi, cioè i seguaci di Lenin nel Partito operaio socialdemocratico russo che vivevano in clandestinità ed erano gli ispiratori di quella stessa rivolta. La gaffe ‘storica’ è finita nel servizio del Tg1 andando in onda sabato dalla città sul Mar Nero, che è un obiettivo strategico della Russia.



L’inviato ha mostrato il filo spinato che interrompe la scalinata a metà, chiudendola al pubblico. Poi ha raccontato: “Su questi scalini Odessa si ribellò ai bolscevichi nel 1905”. Nel frattempo sono passate le immagini del film di Sergej Ėjzenštejn, “La corazzata Potëmkin”, che in Italia è noto in particolare per la citazione cult in un film di Fantozzi.



GAFFE DURANTE SERVIZIO TG1 DA ODESSA

Ma i bolscevichi hanno preso il potere in Russia dodici anni dopo con la Rivoluzione d’ottobre che risale al 1917. Invece quella ribellione è del 1905 ed era rivolta contro Nicola II Romanov, l’ultimo zar. Inoltre, era ispirata proprio dalle parole d’ordine del socialismo rivoluzionario di Lenin. Dopo l’ammutinamento dei marinai della corazzata Potëmkin, il 28 giugno scoppiò una rivolta a Odessa, culminata nella notte con l’incendio dei magazzini portuali e la repressione dei cosacchi che causò centinaia di morti. Peraltro, anche la stessa scena della fucilazione sulla scalinata nel film citato nel servizio del Tg1 non è corretta, in quanto la repressione non avvenne di giorno sulla scalinata, ma di notte e nelle strette vie della città. Una correzione doverosa, dunque, per fare chiarezza storica.