Giacomo Bozzoli non sta impazzendo dietro le sbarre, in quanto continua ad avere l’appoggio della sua famiglia. Questo quanto si legge sul Corriere della Sera, che ha riferito di un colloquio fra il 39enne imprenditore bresciano, condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio, e Carmela Rozza, consigliera della Lombardia nonché esponente del Partito Democratico. Ricordiamo brevemente la storia di Giacomo Bozzoli, che dopo lunghe indagini e un processo durato anni, prima dell’estate è stato condannato appunto al carcere a vita, accusato di aver ucciso lo zio, poi il corpo “distrutto” nella fonderia di famiglia per un movente economico.



Giacomo Bozzoli non era in aula quando venne letta la sentenza e nel momento in cui i carabinieri si sono presentati presso la villa del condannato, non hanno trovato nessuno. Per diversi giorni è risultato quindi essere latitante fino a che gli inquirenti non l’hanno stanato nella sua stessa villa dopo aver installato di nascosto dei microfoni, nascosto sotto al letto.



GIACOMO BOZZOLI SI SENTE VITTIMA: “POTREBBE ACCADERE AD ALTRI”

Giacomo Bozzoli si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Bollate, dove si trova anche il noto bandito Bernardo Provenzano, a breve trasferito in una Rsa, ma anche Olindo Romano, l’uomo di Erba accusato di strage assieme alla moglie Rosa. Nell’istituto penitenziario alle porte di Milano si è appunto recato la Rozza, che ospite della trasmissione Iceberg di Telelombardia ha raccontato l’incontro avvenuto qualche settimana fa.

L’esponente del Partito Democratico ha deciso di effettuare alcune visite in vari carceri lombarde, alla luce dei noti problemi emersi in particolare negli ultimi mesi, fra sovraffollamento, suicidi e rivolte. Il vis a vis con Giacomo Bozzoli è avvenuto durante l’incontro con lo psicologo e le prime parole proferite sono state: “Sono innocente”, dicendo quindi di sentirsi una vittima in quanto ciò che gli è accaduto “Potrebbe accadere a chiunque”.



GIACOMO BOZZOLI CREDE NELLA REVISIONE DEL PROCESSO

Il detenuto è apparso “depresso”, come specificato ancora dalla Rozza, e proprio per questo è seguito da specialisti e sta facendo un lavoro per cercare di accettare una situazione che lo stesso riterrà ingiusta. L’esponente dei democratici ha risposto a Giacomo Bozzoli di dover prendere atto di questa situazione, cercando di affrontare la realtà, e prima di salutarlo il condannato le ha detto di aver apprezzato molto l’incontro.

Giacomo Bozzoli si dice fiducioso nella possibile revisione del processo: ma arriverà mai? Tra l’altro abbiamo visto quanto accaduto ai sopracitati Rosa e Olindo, che dopo una lunga battaglia, anche mediatica, sono andati vicini alla libertà, ma il tribunale di Brescia ha dichiarato irrilevanti le nuove prove, confermando quindi la sentenza dell’ergastolo: accadrà lo stesso anche a Giacomo Bozzoli? Fino ad oggi sono davvero pochi i casi in Italia, negli ultimi anni, che sono stati rivisti e la cui precedente sentenza in cassazione è stata ribaltata.