E’ un matrimonio che va a gonfie vele quello fra Giacomo, figlio di Adriano Celentano e Claudia Mori, e Katia Cristiano. I due si sono sposati nel 2002, 17 anni fa, dopo un fidanzamento durato circa due anni. In quel periodo, per 24 mesi, Katia e Giacomo hanno deciso di non avere rapporti sessuali, facendo un voto di castità fino al matrimonio. La coppia ha voluto vivere il loro fidanzamento e la loro convivenza obbedendo ai rigidi dettami della religione cattolica, che vieta assolutamente che due persone possano avere rapporti sessuali durante la convivenza se non sposati. E’ stata dura, ha raccontato spesso e volentieri Celentano, ma alla fine ce l’hanno fatta, aiutati proprio dalla forte fede di entrambi. Dopo 17 anni il matrimonio fra Giacomo e Katia va a meraviglia, e lo si è capito anche dal sorriso che entrambi avevano questa mattina presso gli studi di “Storie Italiane”, noto programma di Rai Uno condotto dalla bella e brava Eleonora Daniele. Dai loro occhi traspariva serenità, felicità e soprattutto amore, tre principi basilari affinché un’unione possa continuare nel modo giusto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



GIACOMO CELENTANO “COSÌ CONOBBI MIA MOGLIE KATIA”

Giacomo Celentano torna presso gli studi di Storie Italiane, il programma in onda tutte le mattine su Rai Uno. Il figlio (unico figlio maschio), della coppia Adriano Celentano-Claudia Mori, è tornato ad affrontare la questione della castità, che lo stesso ha affrontato prima di sposarsi con la sua attuale compagna di vita Katia. «Quando mi sono ammalato – esordisce Giacomo – i miei famigliari mi hanno portato a fare tutte le visite del caso, ma i dottori dicevano che io ero sano nonostante un’insufficienza respiratoria che mi limitava in tutto. E’ successo nel settembre del 1990 – prosegue – io facevo addirittura fatica a parlare, a comunicare la mia patologia, e per dire cos’avevo a mio padre ci impiegai un quarto d’ora. Lui mi disse “Adesso ne parlo con la mamma e farai le visite”». Giacomo ne è uscito soltanto tempo dopo: «I medici dicevano che ero sano, ma io respiravo come un vecchio di 90 anni, avevo smesso di cantare, di fare sport, i miei amici mi avevano isolato perché facevo fatica a parlare, mia mamma era preoccupata, non capivamo di cosa si trattasse. A posteriori ho scoperto che si trattava di ansia che io avevo traumatizzato nel mio apparato respiratorio».



GIACOMO CELENTANO A STORIE ITALIANE

«Io stavo passeggiando e avevo l’abitudine di cantare, ero in compagnia di una mia amica, lui si è affacciato e ha detto “Di chi è questa bella voce?”. Ci siamo guardati e poi abbiamo iniziato a conoscerci», racconta Katia, la moglie. «Da quel primo sguardo successo qualcosa di importante», aggiunge Giacomo che poi presenta il suo ultimo libero “La conversione”: «Parla di fede ma non è un manuale di conversione, è la storia di due vecchi amici che si incontrano, uno ateo e uno credente: il primo chiede aiuto all’altro, che gli parla della sua conversione». Giacomo Celentano è una persona molto credente, e di recente aveva spiegato che per colpa della sua fede dichiarata, aveva trovato diverse porte chiuse.

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