Il 6 dicembre scorso, il piccolo Giacomo Corradi è stato operato. Quelle ore, la madre Elena Santarelli ha ammesso di averle trascorse ascoltando della musica in cuffia. “Ho pregato tanto, mi sono aggrappata a qualsiasi cosa”, ha aggiunto. E in quelle lunghe ore di attesa, la Santarelli ha dichiarato in una intervista a Domenica In di oggi: “ho preso delle gocce per tranquillizzarmi perchè venivo dai 5 giorni precedenti senza aver mangiato e dormito, ero molto stanca, ho consegnato mio figlio in sala operatoria ma non sapevo se lo avrei rivisto e come sarebbe uscito fuori dalla sala operatoria”. Tra la commozione e la confusione ripensando a quel momento, la Santarelli ha rivelato un retroscena: “Nella sala d’attesa in sala operatoria, Giacomo mi ha chiesto se poteva morire a causa dell’operazione  e io gli ho detto di no, che durava un’ora e che gli avrebbero tolto quella “bolla” e dopo qualche mese mi ha detto che lo sapeva che avevo paura perchè mi tremava il labbro ed avevo le mani sudate”, ha rivelato la madre, per la quale “mio figlio ha percepito il terrore nei miei occhi e nei miei gesti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL SUO CALVARIO

Giacomo Corradi, figlio di Bernardo e di Elena Santarelli,  ha superato un calvario durato anni a causa del tumore cerebrale che lo ha colpito all’improvviso. Debellato grazie alle cure e al sostegno della mamma Elena Santarelli, che di contro ha avuto un crollo psicologico a causa del dramma. “Chi ti dice di lasciarsi tutto alle spalle non sa di che cosa sta parlando, non ha vissuto la malattia”, ha detto al magazine F. Ripercorrere tutto per la Santarelli è stato un colpo al cuore e per riuscire ad elaborare la sofferenza, ha deciso di rivolgersi a un terapeuta che possa sostenerla dal punto di vista psicologico. La stessa tecnica adottata dallo specialista, ovvero il movimento degli occhi con il paziente, sembra aver aiutato molto anche il piccolo Giacomo. “Siamo nella fase ‘follow up’, quindi per i prossimi cinque anni dobbiamo comunque fare controlli, ma l’ottimismo non ci mancherà mai”, ha aggiunto. Pericolo non del tutto scongiurato quindi, ma l’importante è che il ragazzino stia meglio e stia recuperando le forze.



GIACOMO CORRADI, DUE ANNI DI LOTTA CONTRO IL TUMORE

La Santarelli tra l’altro ha voluto dare l’annuncio direttamente ai fan che la seguono sui social, con un lungo post pieno di entusiasmo. “Voglio testimoniare una storia a lieto fine per dare speranza a tante famiglie che ancora lottano o che si troveranno a lottare”, scrive. Il fatto che il figlio abbia superato un così grande ostacolo l’ha spinta anche a chiarire nel dettaglio la sua patologia, “sperando che possa infondere positività a molte famiglie, ma ricordando che ogni bambino ha la sua storia e il suo percorso”. Due anni di lotta, ma Giacomo Corradi ce l’ha fatta ed è guarito dal tumore maligno al cervello. “Ho finto davanti a tutti ma non ho mai finto con me stessa davanti allo specchio, poi chissà perché avevo il timore di mostrare la mia fragilità materna, in fondo ogni mamma vuole proteggere il proprio figlio”, confessa subito la madre Elena Santarelli parlando del suo Una mamma lo sa, il libro che ha scritto su quanto ha vissuto e che uscirà il prossimo 22 ottobre con la Piemme Edizioni.



LE PAROLE DI ELENA SANTARELLI

Il bambino, oggi di dieci anni, sta meglio e può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Per la Santarelli invece è arrivato il momento di fare ammenda, di confessare di aver mentito persino ai genitori e alle amiche. “Mostrandomi sempre sorridente, sempre positiva. In realtà dentro c’era qualcosa che dovevo tirare fuori e grazie al libro devo dire che ci sono riuscita”, aggiunge. “Mi è costato davvero molta fatica ripercorrere questa storia”, aggiunge in un ultimo video, mostrando fra le lacrime ai fan la prima copia del suo testo.  La conduttrice sarà inoltre ospite di Domenica In per la puntata di oggi, 20 ottobre 2019, proprio per raccontare quanto di nuovo sta accadendo nella sua vita e in quella del figlio Giacomo. In suo onore, la Santarelli ha scelto anche di devolvere i ricavati del suo libro al Progetto Heal, sostenuto anche da Giorgio Armani con una recente cena di beneficenza che si è tenuta a Milano.