Giacomo, il figlio di Elena Santarelli e Bernardo Corradi ha sconfitto il cancro. La storia del piccolo Giacomo è al centro dell’intervista rilasciata dalla showgirl nella prima puntata di “Seconda vita”, il nuovo programma di Gabriele Parpiglia trasmesso su Real Time. La Santarelli si è raccontata a cuore aperto, come peraltro ha fatto e sta continuando a fare nei vari salotti televisivi, ripercorrendo la scoperta del tumore del figlio, la diagnosi, la cura e la rinascita. La showgirl ha ricordato anche alcuni momenti davvero strazianti, come quando il figlio Giacomo poco prima del delitto intervento le ha chiesto: “Mamma ma io posso morire con questo intervento?”. Impossibile dimenticare, proprio per questo motivo la Santarelli non nasconde di essere in cura da un psicologo : “io non voglio dimenticare, sto facendo una terapia che si chiama EMDR con una psicologa che mi sta aiutando a metabolizzare il dolore, a conviverci nella maniera giusta”. Parlando del libro “Una mamma lo sa”, la showgirl ha raccontato che il figlio l’ha incoraggiata: “fallo mamma. Tu fai sempre le cose per bene. Però lo voglio leggere”. Dopo il tumore, Giacomo è tornato alla sua vita di tutti i giorni come racconta la Santarelli “va a  scuola, gioca a paddle, mi fa arrabbiare quanto basta quando non studia, è curioso e fa mille domande e credo che nella sua testa ci sia la maturità di un bambino… di trent’anni. Io non voglio dimenticare nulla di quello che è successo, ma ora bisogna ripartire”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)



Elena Santarelli: “ora bisogna ripartire”

Il piccolo Giacomo, figlio di Elena Santarelli e Bernardo Corradi, ha vinto la sua malattia contro il tumore cerebrale che ha sconvolto la sua vita e quella della sua famiglia. Una vicenda che è stata descritta dalla nota conduttrice come “un pugno nello stomaco” e che oggi è ripercorsa nel libro “Una mamma lo sa”, edito da Piemme. Di questa vicenda, Elena Santarelli parlerà questa sera nel corso di Seconda Vita, programma in onda su Real Time e condotto da un narratore d’eccezione, l’amico e giornalista di “Chi”, Gabriele Parpiglia. “Giacomo ha avuto un tumore”, spiega la conduttrice in un’intervista a Chi. “Come il suo ci sono 400 casi l’anno in Italia. Io non mi sono palesata oggi dopo che la tempesta è finita, ma ho vissuto dentro quella maledetta tempesta. Potevo starmene a casa e tacere – aggiunge la Santarelli – ma ho scelto di esserci, di mettermi a disposizione, di parlare“.



Elena Santarelli: “Giacomo? volevo rasarmi i capelli come lui, ma…”

Elena Santarelli avrebbe voluto proteggere il suo piccolo Giacomo da tutto e da tutti, così come racconta nel corso dell’intervista rilasciata a Seconda Vita. Quando ha scoperto ciò che sarebbe accaduto al suo bambino, ricorda di aver pensato di rasarsi i capelli, in modo da accompagnarlo in questa fase così complicata della sua vita, ma a distoglierla dal pensiero fu la psicologa: “ci ha detto ‘se voi fate così, capisce che la cosa è ancora più grave di quella che è”. Diverse volte, Elena Santarelli ha parlato della fragilità, dei momenti di sconforto e dell’amarezza che l’hanno investita nel duro percorso di guarigione del piccolo Giacomo, poiché “con un bambino oncologico – spiega la conduttrice a Seconda Vita – non c’è un manuale di istruzioni”. E sul modo in cui ha abbracciato un percorso simile, oggi spiega: “Vivo come un topo, se esco litigo con mezzo mondo”.



“Giacomo? Nella sua testa la maturità di un bambino di trent’anni”

Oggi il piccolo Giacomo sta bene, ha superato la sua battaglia e si prepara a vivere la sua seconda vita. È stato proprio lui, inoltre, a convincere sua madre a scrivere il libro sulla sua malattia, così come rivela Elena Santarellli a “Chi”: “Avevo mille dubbi sullo scrivere o meno questo libro, ma quando ho spiegato a Giacomo che il ricavato sarebbe andato a scopo benefico – ricorda la conduttrice – mi ha detto: ‘Fallo mamma. Tu fai sempre le cose per bene. Però lo voglio leggere”. Oggi, infatti, il piccolo Giacomo ha finalmente recuperato la forza, la grinta e a salute: “Va a scuola, gioca a paddle, mi fa arrabbiare quanto basta quando non studia, è curioso e fa mille domande e credo che nella sua testa – spiega Mamma Elena a Chi – ci sia la maturità di un bambino di trent’anni. Io non voglio dimenticare nulla di quello che è successo, ma ora bisogna ripartire“.