Giacomo Poretti è uno dei tanti volti noti che in questi mesi ha temuto il peggio dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Adesso la sua vita è ripresa proprio da dove l’aveva lasciata, dalla famiglia, gli amici e il cinema, ma sicuramente si è lasciato alle spalle un periodo molto complicato e difficile in cui “ha avuto davvero paura di morire” in quelli che ha definito “giorni terribili” in una lunga intervista rilasciata al settimanale Oggi: “Andavo a letto alla sera con la febbre e l’angoscia di dover andare in ospedale. Perché io che ho fatto l’infermiere lo so bene cos’è una terapia intensiva…”. Proprio con quella paura nel cuore l’attore ha vissuto il periodo più brutto anche se per fortuna i sintomi brutti non sono mai arrivati. Adesso i fan sono felici di rivederlo di nuovo in salute e pronto ad affrontare questo nuovo anno ma, mai come in questo caso, possiamo dire che la malattia ha cambiato un po’ anche il suo modo di essere. (Hedda Hopper)
GIACOMO PORETTI “HA TEMUTO IL PEGGIO”
In un’intervista rilasciata al settimanale “Oggi“, Giacomo Poretti, componente dello storico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, ha raccontato la sua esperienza da malato di Covid-19. Un momento difficile considerando le insidie della malattia e la situazione familiare di Giacomo, che assieme alla moglie Anna, anch’essa contagiata dal virus, è l’unico che può occuparsi del figlio 13enne, Emanuele. Nell’intervista Poretti ha raccontato l’ansia e la paura che i sintomi più brutti iniziassero a fare capolino: “Paura di morire? Un po’ sì. Non sono un ipocondriaco, è che si tratta di una malattia ancora misteriosa e letale. Mi turbava parecchio la raccomandazione di stare attentissimo ai problemi respiratori: se li avessi avuti, allora il virus stava vincendo… Per fortuna qui brutti sintomi non sono mai arrivati. L’ansia più grande era per mio figlio, tredicenne. Anche mia moglie ha preso il virus. Avevamo il terrore di aggravarci e finire in ospedale. Cosa ne sarebbe stato di Emanuele?”
GIACOMO PORETTI, L’ESPERIENZA COME INFERMIERE
Sicuramente Giacomo Poretti ha potuto vivere con un occhio diverso, rispetto alle centinaia di migliaia di malati di Covid-19 in Italia, la brutta esperienza del coronavirus, avendo nella sua vita esercitato in passato la professione di infermiere per 11 anni. “Oggi” ha intervistato Giacomo mentre si trova a Bergamo, città più colpita fra tutte dalla pandemia di Covid-19 in Italia, per il suo tour teatrale “Chiedimi se sono di turno“, un monologo nel quale racconta proprio l’esperienza da infermiere, che non tutti conoscono considerando poi l’ampio successo riscontrato come attore. “La mia missione era diventare calciatore e vincere la Coppa dei Campioni. Poi, si sa, nella vita ci sono i compromessi. Anche perché c’erano una cinquantina di mestieri che non ho potuto intraprendere a causa della mia statura,” ha raccontato scherzando Poretti ad “Oggi”, anche se la paura nelle settimane del virus è stata davvero tanta, passate tra le informazioni in televisione che si moltiplicavano e la speranza di non cadere in complicazioni polmonari.