Giada Pezzaioli non è solo una ballerina di Ciao Darwin, il programma cult condotto da Paolo Bonolis, ma anche la compagna di Giovanni Conversano. Bella da togliere il fiato, Giada a soli 16 anni ha partecipato al concorso di bellezza di Miss Mondo Italia per poi approdare anche a Miss Mondo e Miss Universo Italia. Successivamente si è fatta conoscere come ballerina nel programma “Ciao Darwin”, anche se dal 2008 ha avuto una grandissima popolarità quando si è fidanzata con Giovanni Conversano, ex tronista di Uomini e Donne.
Un amore importante quello nato tra la modella e ballerina e l’ex tronista che l’ha spinta a partecipare ancora una volta ad un concorso di bellezza. Questa volta la Pezzaioli ha partecipato a Miss Italia. A supportarla e incoraggiarla durante questa nuova avventura è stato proprio Giovanni Conversano che sui social scriveva: “votiamo una mamma perché rappresenta un po’ tutte quelle mamme, quelle donne che hanno anteposto la famiglia alla loro vita e soddisfazione personale” – precisando – “al di là della bellezza esteriore, Giada è una bella persona”. Giada in quell’occasione non ha vinto nessuna corona, ma l’esperienza è stata comunque importante per la bellissima ballerina.
Giada Pezzaioli: “Giovanni Conversano è un casalingo”
La vita di Giada Pezzaioli è cambiata quando ha conosciuto Giovanni Conversano con cui è nato un grande amore. La coppia si è anche sposata e dal loro amore sono nati due splendidi figli: Enea ed Ambra. “Mio marito ha imparato a fare il casalingo” ha raccontato la ballerina durante un’intervista rilasciata a RTL102.5 News parlando del marito come un vero guerriero. Dopo una carriera di modella e ballerina, la Pezzaioli ha deciso di cambiare vita ed oggi è una mamma felice. La seconda gravidanza però non è stata semplice come ha raccontato proprio l’ex tronista dalle pagine del settimanale Nuovo: “ha firmato il consenso informato, per cui c’era il rischio che lei e la bambina potessero morire. Insomma, anche se Giada era sotto controllo, c’era un’alta probabilità che questo potesse accadere, dato che nel parto precedente aveva fatto il cesareo. Ho cercato di convincerla a evitare ma lei sentiva forte il desiderio di provare l’esperienza del parto naturale. In più, a causa del cesareo, tre anni fa le avevano dato quaranta punti di sutura e sei mesi di degenza. Una sofferenza”.