15 anni dopo la sparizione di Tatiana ed Elena Ceoban, madre e figlia 13enne scomparse dalla provincia di Viterbo e mai ritrovate, il giallo di Gradoli torna in tv con una puntata speciale di Faking It – Bugie o verità? condotto da Pino Rinaldi e in onda su Nove.
Di Tatiana Ceoban e della figlia maggiore, Elena, si persero le tracce sabato 30 maggio. A casa aveva lasciato la minore, una bimba di soli 6 anni, e il caso è diventato un mistero sfociato nella condanna all’ergastolo per omicidio a carico del compagno Paolo Esposito, e in quella a carico della sorella della donna, Ana Ceoban, accusata di favoreggiamento. Tra i due, una relazione clandestina per cui le cronache li ribattezzarono con l’appellativo di “amanti diabolici“.
Giallo di Gradoli: la storia di Tatiana ed Elena Ceoban scomparse, i corpi mai ritrovati
La storia tragica di Tatiana ed Elena Ceoban è ancora densa di ombre nonostante i processi e l’evidenza che si trattò di un duplice omicidio. I corpi di madre e figlia, 36 e 13 anni all’epoca della scomparsa (avvenuta il 30 maggio 2009 nel piccolo centro in provincia di Viterbo, Gradoli) non sono mai stati ritrovati.
Sullo sfondo del dramma di Tatiana Ceoban, cittadina moldava che tutti chiamavano Tania, e della piccola Elena, frutto di un legame precedente della donna, ricostruisce Viterbo Today, la relazione parallela tra il compagno, Paolo Esposito, e sua sorella, Ala Ceoban. Un rapporto clandestino che sarebbe stato documentato da un video intimo che li avrebbe visti protagonisti. Inizialmente si pensò a un allontanamento volontario, ma la vicenda assunse contorni sempre più sinistri col passare dei giorni. A denunciare la scomparsa di Tatiana ed Elena Ceoban sarebbe stato lo stesso Paolo Esposito.
Giallo di Gradoli, le parole di Paolo Esposito in tv sulla scomparsa di Tatiana ed Elena Ceoban
Prima di finire nel cono investigativo con l’accusa di aver ucciso la compagna Tatiana Ceoban e la figlia di lei, Elena, appena 13enne, Paolo Esposito rese alcune dichiarazioni a Chi l’ha visto? sostenendo di conoscere dei segreti: “Secondo me è stato tutto organizzato, perché io so delle cose che non posso raccontare e non intendo raccontare adesso“. In un passaggio della stessa intervista, Paolo Esposito spiegò di riferirsi al passato della famiglia della sua compagna “e altre cose che sono successe qui, cose che riguardano la vita privata di Tania e della madre“. La versione dell’uomo non convinse gli inquirenti, che strinsero il cerchio intorno a lui con il progredire dell’indagine. Secondo quanto emerso, il telefono di Tatiana Ceoban avrebbe agganciato una cella nei pressi della sua casa a Gradoli. In sede di sopralluogo, furono ritrovati i passaporti di madre e figlia, ma non solo: nell’abitazione anche tracce di sangue che il Ris avrebbe confermato essere proprio di Tatiana Ceoban.
Intervistato da Franca Leosini nel 2018 per Storie Maledette, in costanza della sua detenzione nel carcere Mammagialla di Viterbo, Paolo Esposito ribadì di non sapere che fine hanno fatto la compagna Tatiana ed Elena Ceoban. Secondo gli inquirenti, il movente del duplice omicidio si sarebbe insinuato nella volontà di vivere una nuova vita con la sorella della donna, Ana. “Dove sono Tatiana e Elena? Lo voglio sapere anch’io“, l’ultima risposta di Paolo Esposito in tv davanti alle domande della conduttrice.