Giampaolo Giuliani è morto. L’uomo, stroncato da una malattia, aveva 75 anni e lavorava come tecnico presso l’Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario distaccato presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Il suo nome balzò agli onori delle cronache ormai più di dieci anni fa per merito dei suoi studi sul Radon come precursore sismico, in base ai quali lui sosteneva che vi fosse la possibilità che il devastante terremoto del 2009 che devastò L’Aquila e l’Abruzzo potesse essere previsto.
Come sottolinea Rainews, quegli studi gli avrebbero permesso, almeno secondo molte testimonianze, di preallertare molte persone. Un lavoro di ricerca che è “proseguito nel tempo, anche attraverso una Fondazione che lo ha portato a confrontarsi con molti studiosi mondiali” e a scontrarsi in maniera anche piuttosto feroce con l’allora capo della protezione civile, Guido Bertolaso, su questa delicata tematica. Sulla pagina della Fondazione si legge: “Questa notte è venuto a mancare Giampaolo Giuliani, dopo una breve malattia. Un uomo straordinario, che alla ricerca sui precursori sismici ha dato tantissimo, un uomo generoso, caparbio, legatissimo alla famiglia e per il quale la parola ‘amicizia’ ha un grande valore”.
GIAMPAOLO GIULIANI È MORTO: IL RICORDO DI STEFANIA PEZZOPANE
Giampaolo Gioacchino Giuliani dal 1971 al 1984 fu anche tecnico di ricerca in astrofisica presso l’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, dipendente IAS (Istituto Astrofisica di Frascati) e dal 1984 al 1990 all’Osservatorio astronomico di Campo Imperatore, a L’Aquila. Stefania Pezzopane, su “Marsica Live”, l’ha ricordato così: “La morte di Giampaolo Giuliani mi addolora, era una persona generosa che aveva un solido obiettivo. Studiare e cercare un sistema di previsione dei terremoti, ed in questo senso aveva lavorato sui precursori sismici in maniera assidua. Se penso a Giampaolo, immediatamente ripenso ai giorni prima e dopo il terremoto del 6 aprile, durante lo sciame sismico che ossessionava L’Aquila, a come fu osteggiato e addirittura denunciato”.
E, ancora: “Ho partecipato con lui a vari incontri e iniziative ed era sempre spinto da un generoso desiderio di capire e di trovare soluzioni. Per un lungo periodo è stato un punto di riferimento e in molti a lui si rivolgevano per sapere qualcosa di più. Lo ricordo con affetto. Condoglianze alla famiglia”.