È morto ‘Bisteccone’, il grandissimo Giampiero Galeazzi che con le sue telecronache sportive ci ha appassionato e divertito fin dalla tenera età: l’ex campione di canottaggio poi giornalista e cronista sportivo se ne va a 75 anni dopo una lunghissima battaglia contro il diabete.
Dai “fratelli Abbagnale” a Rossi e Bonomi, dai grandi campioni del tennis come Paolino Canè fino agli scudetti degli Anni Ottanta raccontati per la Domenica Sportiva con interviste storiche come Diego Maradona e Careca: lo sport e la comunicazione sportiva deve tantissimo a “Bisteccone”, con il suo stile unico e appassionante ha di fatto “inventato” il ruolo del telecronista moderno. Un tifoso italiano al 100% (anche se calcisticamente la Lazio gli batteva nel cuore, ndr) che sapeva coinvolgere anche il più freddo degli spettatori tv: «Lavoravo dalle 8 del mattino alle 8 di sera, – dirà Galeazzi nel ricordare chi inventò il soprannome “Bisteccone”, ovvero Gilberto Evangelisti – portavo il cappuccino a Ciotti, leggevo i risultati della C la domenica. Insomma, feci la gavetta, al fianco di maestri come Guglielmo Moretti, il mio santo protettore, Enrico Ameri, lo stesso Ciotti, Rino Icardi, Claudio Ferretti». Nato nel 1946, campione di canottaggio italiano nel 1967, un inizio di carriera alla Fiat e poi l’assunzione a Radio Rai dove cambiò per sempre la narrazione sportiva.
MORTO GALEAZZI, IL PIANTO DELL’AMICO ABBAGNALE
«La sua morte è una notizia sconvolgente, mi lascia senza parole», commenta all’Adnkronos Giuseppe Abbagnale, ex campione e ora presidente della Federcanottaggio; «Siamo stati con la figlia pochi giorni fa e avevamo parlato di lui, mi aveva lasciato molto felice il fatto che si stava riprendendo, invece arriva questa notizia». Galeazzi ha cantato le lodi del trionfo di quei due fratelli imprendibili in canoa nelle Olimpiadi di Seul 1988: è distrutto il presidente Abbagnale ma riesce ad esprimere ancora un ultimo ricordo del grande amico ‘Bisteccone’, «Ci sono tanti aneddoti perchè abbiamo condiviso per anni il palcoscenico dello sport, del canottaggio, soprattutto in occasione dei Giochi Olimpici. Le sue interviste e i suoi sfottò veramente spaziavano dalla sua militanza all’interno del mondo remiero, ad atleta, a voce effettiva e indiscussa. Questa notizia mi ha lasciato veramente sconcertato, mi mancano le parole. Non avrei mai voluto ricevere questa notizia, appena possibile sentirò la famiglia per le condoglianze da parte mia e di tutto il mondo remiero». La sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali ha poi fatto sapere che stasera nel match decisivo per i Mondiali di calcio, Italia-Svizzera, «tutto l’Olimpico di Roma saprà ricordarti».