Giancarlo Di Bastiano è morto all’età di 70 anni: era un architetto e professore molto conosciuto nella zona della Marsica. Da tempo, come riportato da Marsicalive, lottava contro una malattia. Gli studenti e i colleghi che lo hanno conosciuto sono sprofondati nel lutto dopo avere appreso la drammatica notizia. Innumerevoli i messaggi di cordoglio che sono apparsi nelle scorse ore sui social network.



Il docente di Disegno e Storia dell’Arte aveva lavorato per anni al Liceo Scientifico Vitruvio Pollione, che aveva frequentato anche da allievo. In molti, tra gli studenti, hanno voluto ricordarlo. “Sei sempre stato un uomo con un gran cuore, che amava i propri studenti, e che metteva sempre di buon umore tutti. Sei e resterai sempre il nostro caro e amato Prof”, ha scritto Simone. “Un grande insegnante! La sua immensa passione per noi giovani, la fermezza nei suoi ideali, la sua risata nascosta dietro il baffo, la sua ironia, la sua grande umanità e il suo amore per l’arte. Io lo ricordo ogni giorno con profonda ammirazione”, questo invece il messaggio di Michela.



Giancarlo Di Bastiano è morto: era architetto e professore. Il cordoglio della Cgil

Giancarlo Di Bastiano, il professore e architetto abruzzese che è morto nelle scorse ore, è stato anche per diversi mandati presidente del Comitato direttivo della Flc (Federazione dei lavoratori della conoscenza) della Cgil e consigliere comunale. È proprio la Cgil che dopo la notizia della scomparsa ha voluto dedicargli un lungo messaggio di addio.

“Per anni ha rappresentato la nostra organizzazione, arricchendola delle istanze provenienti dal territorio marsicano da lui rappresentato con grande senso di appartenenza presso i nostri organismi. Ha svolto con correttezza ed attenzione nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola la sua funzione di componente della RSU di istituto presso l’IIS Vitruvio Pollione, sino al momento del meritato pensionamento. La sua scomparsa, oltre a rattristarci, lascia un vuoto incolmabile e rappresenta una grande perdita per il territorio. Che la terra gli sia lieve”, si legge nella nota.