Giancarlo Fisichella, ai microfoni di “Verissimo”, trasmissione di Canale 5, si è concentrato sul rapporto con il padre Roberto e sulla loro passione comune per i motori. In particolare, ‘Fisico’ ha ricordato di avere iniziato a 8 anni a correre con i go-kart: “Merito dell’amore per la Formula Uno di mio padre Roberto. Quella sua passione l’ho fatta mia, mi è entrata dentro e non l’ho più abbandonata. Papà era carrozziere, ma ha fatto grandissimi sacrifici, così come mia mamma, per sostenere il mio sogno. Non smetterò mai di dire grazie a mio padre che mi ha dato questa possibilità, in quanto è uno sport costoso”.



GIANCARLO FISICHELLA: “CANCRO DI MIO PADRE? MOMENTO TERRIBILE”

Fra pochi giorni saranno otto anni che si è spento e la sua morte “è stato il momento più difficile della mia vita. Quando ho saputo che aveva il cancro sono stati giorni terribili: avergli dato la soddisfazione di essere arrivato in F1 è stato, secondo me, il regalo più bello e soddisfacente della sua vita”. Infine, un ricordo di un amico speciale: “Ho vissuto tanti bei momenti con Sinisa Mihajlovic, perché le nostre mogli lavoravano assieme. Abbiamo passato tante serate insieme e abbiamo disputato tante partite. Era un uomo eccezionale, così come Gianluca Vialli: ci hanno lasciato troppo presto, però hanno lasciato il segno non soltanto in Italia, ma in tutto il mondo”. Diventare nonno? “Mi piacerebbe. Spero in un futuro roseo per tutti i miei figli”.

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