Giancarlo Giannini e il successo nel mondo del cinema

Giancarlo Giannini è uno degli attori di maggior successo del cinema italiano. Protagonista di tantissimi film di successo, l’attore è tornato negli studi di Verissimo di Silvia Toffanin per una nuova imperdibile intervista. La carriera di Giannini nel cinema è stata davvero straordinaria, ma in pochi sanno che tutto è nato per caso. A raccontarlo è stato proprio l’attore: “sono arrivato alla recitazione per caso, da sempre la mia passione è stata l’elettronica, sono un perito elettronico industriale. Noi abbiamo uno strumento straordinario, le mani, e grazie a queste mani, posso svolgere tantissime attività”.



Non solo, l’attore ha aggiunto: “mi conoscete tutti come attore e doppiatore ma io sono anche un falegname, un fabbro. Visto che di mani parliamo, sono anche uno straordinario cuoco”. Proprio così, Giannini ha ideato anche diverse cose per il cinema come una giacca speciale indossata da Robin Williams nel film “Toys di Barry Levinson del 1992”. “Una giacca parlante – ha raccontato l’attore  – capace di emettere suoni e di parlare sei lingue, compreso il giapponese. Me la chiesero i produttori americani. Per realizzarla lavorai 6 giorni e 6 notti, senza sosta. La caratteristica speciale è che tutto l’impianto, con le luci, doveva essere esterno, perché il pubblico doveva vedere che si trattava di un oggetto speciale”.

Giancarlo Giannini e il rapporto con Lina Wertmüller

Una lunga carriera fatta di grandi successi quella Giancarlo Giannini. Dal debutto nel mondo del cinema nel 1965 ad oggi ha partecipato a più di 150 film riuscendo ad arrivare anche ad Hollywood dove ha ricevuto una nomination ai Premi Oscar. Non solo,. il suo nome è sulla Walk of Fame di Los Angeles, unico attore italiana come Rodolfo Valentino. La sua carriera è legata a Lina Wertmuller di cui ha detto: “era quella brava, era grandissima, le devo tutto – confessa – Aveva una visione unica sulle cose del mondo, sulla vita, sul cinema”.

Non solo, l’attore ha sottolineato: “a Lina Wertmüller devo tutto, a questa grande donna, regista lungimirante, che mi ha inventato. Se il suo sguardo non si fosse soffermato su di me forse avrei avuto un destino diverso, da perito elettronico. Oggi, se sono qui, riconosciuto come un attore a livello internazionale, è grazie a lei che mi ha dato consigli importanti, mi ha plasmato, insieme abbiamo formato un sodalizio formidabile: i suoi primi piani nei quali era maestra assoluta, e che mi hanno immortalato mi hanno reso quello che sono, grazie a lei ho avuto la mia stella Walk of Fame a Hollywood, ciao amica mia, mi spiace solo che in Italia non tutti ti hanno apprezzata, anzi in molti in certi momenti snobbata, ma il mondo è fatto di invidia, all’estero invece ti hanno riconosciuto quello che in un parola sola ti definisce genio”.