Giancarlo Giorgetti è il nuovo ministro allo Sviluppo economico del Governo Draghi, come annunciato urbi et orbi dal presidente del Consiglio nella tarda serata di ieri, venerdì 12 febbraio 2021. Un nome importante e di peso, quello del numero due della Lega e braccio destro del leader Matteo Salvini, ma che non si è mai piegato alle logiche partitiche, tanto che nel settembre 2020 ha deciso di votare “no” al referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari, contrariamente alla linea del partito.
“Draghi è un fuoriclasse come Ronaldo. Uno come lui non può stare in panchina”, aveva dichiarato alla vigilia della nomina Giancarlo Giorgetti, nato a Cazzago Brabbia, in provincia di Varese, il 16 dicembre 1966 (dunque ha 54 anni compiuti). Il neoministro ha conseguito il diploma di perito aziendale in gioventù, prima di laurearsi alla “Bocconi” di Milano, divenendo prima commercialista e poi revisore contabile.
GIANCARLO GIORGETTI, CHI È?
Giancarlo Giorgetti, ministro allo Sviluppo economico, ha da sempre legato la sua attività politica alla Lega (un tempo Lega Nord), cominciando a muovere i suoi primi passi prima del compimento dei trent’anni. La sua prima esperienza in Parlamento risale al 1996, poi dal 2001 al 2006 e dal 2008 al 2013 ha ricoperto l’incarico di presidente della commissione Bilancio della Camera. Giorgetti è stato segretario nazionale della Lega Lombarda dal 2002 al 2012 e capogruppo per la Lega Nord alla Camera dal 2013 al 2014 e nella diciottesima legislatura. Ha rivestito un ruolo di primaria importanza anche nel primo Governo Conte, nel quale è stato Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri. È soprattutto grazie alla sua attività di mediazione se si è riusciti ad arrivare alla costituzione del Governo giallo-verde e quest’abilità e attitudine al dialogo torneranno indubbiamente molto utili al nuovo ministro per l’incarico che ora è chiamato a ricoprire a livello nazionale, all’interno di una squadra che raggruppa una maggioranza mai così ampia.