La guerra tra Russia e Ucraina e le conseguenze sul mondo dell’economia. In Europa e negli Stati Uniti, sono tantissimi i Paesi che si sono allontanati da Putin, rifiutando le importazioni, rompendo con i partner e gli sponsor russi e non solamente. Nuove decisioni potrebbero arrivare anche dall’Italia, con delle tassazioni sull’export delle produzioni made in Italy verso la Russia. Proprio nella giornata in cui gli Usa tagliano definitivamente i ponti con il petrolio e il gas di Mosca, anche la penisola potrebbe prendere delle decisioni per sfavorire la Russia.
Il ministero dello Sviluppo economico, guidato da Giancarlo Giorgetti, potrebbe adottare una misura per aumentare l’isolamento del Paese guidato da Putin. Come dichiarato dallo stesso Ministero, presto potrebbero essere introdotti dazi e autorizzazioni sulle materie prime esportate dall’Italia alla Russia: “Stiamo verificando la possibilità di introdurre restrizioni come dazi e autorizzazioni all’export su alcune materie prime destinate alle esportazioni, ma che servono alla nostra industria”.
Guerra tra Russia e Ucraina, l’Italia adotta misure?
Quali saranno le materie prime che potrebbero essere tassate dall’Italia per le esportazioni verso la Russia, come conseguenza della guerra in Ucraina? La lista completa non è stata ancora definita, spiega Il Messaggero. Le tassazioni, comunque, dovrebbero riguardare materiali quali rottami di ferro, rame, argilla, nichel e prodotti per l’agricoltura. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha convocato una task force industriale per discutere delle difficoltà di chi opera in Russia e Ucraina. Al Mise dovrebbero arrivare anche segnalazioni per le stime dei danni subiti e di quelli potenziali.
Oggi sono previsti poi incontri tra Confindustria, Rete Imprese Italia, Confartigianato, Confcommercio, Cna, Casartigiani, Confesercenti, Alleanza cooperative, Legacoop, Agci, Confcooperative, Coldiretti, Cia, Confagricoltura. Per la prossima settimana, prosegue Il Messaggero, ci saranno audizioni con Abi e Commissione sviluppo economico della Conferenza Stato Regioni. Giorgetti continua a lavorare insieme al Ministero: “Siamo al lavoro con ritmi molto serrati per avere al più presto un quadro preciso della situazione e formulare le risposte e proposte che servono alle nostre industrie in questo momento drammatico”.