Matteo Salvini e persino Alberto Bagnai hanno aperto al governo Draghi, ma in casa Lega il più strenuo sostenitore dell’ex presidente della Banca centrale europea è certamente Giancarlo Giorgetti. Il vice-segretario del Carroccio ai microfoni di Agi ha tenuto a precisare che non c’è alcun tipo di contrapposizione con Salvini, evidenziando: «E’ da tanto tempo che lo frequento, mentre Salvini non l’ha conosciuto ancora. Io so le sue idee e come si comporta».



Giancarlo Giorgetti ha aggiunto poco dopo che devono sussistere due condizioni per l’appoggio della Lega: la capacità dell’uomo, «che è innegabile», e coerenza delle politiche dell’eventuale suo governo con i valori portati avanti dal Carroccio. A tal proposito, ha citato lotta alla burocrazia, giustizia giusta, fisco meno oppressivo e controllo dell’immigrazione.



GIANCARLO GIORGETTI: “DRAGHI? NO ALL’ASTENSIONE”

Sergio Mattarella e Mario Draghi hanno rivolto un appello a tutte le forze politiche per un esecutivo di unità nazionale e, ha spiegato Giancarlo Giorgetti, «sarebbe sorprendente che non venga ascoltato il primo partito in Italia (vedi Supermedia sondaggi di oggi), che amministra 14 Regioni su 20 e che rappresenta di fatto il blocco sociale dei produttori in Italia». «Se si volesse far nascere un governo senza questa gamba mi sembra evidente che sarebbe un governo zoppo», il giudizio del vice-segretario leghista, che ha poi rimarcato che è sfumata l’ipotesi dell’astensione: la Lega voterà a favore o contro al governo Draghi, nessuna via di mezzo.

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